[28/02/2011] News
LIVORNO. Un gruppo di organizzazioni non governative che ha studiato la documentazione del progetto di estrazione di gas condensato nella regione artica di Shtokman (Shtokman gas condensate field) ha concluso che non ci sono garanzie di sicurezza ambientale per poter procedere allo sfruttamento del giacimento. Si tratta di un gruppo di esperti della società civile organizzato del Wwf Russia ed al quale hanno partecipato anche i ricercatori di Bellona, l'Ong norvegese-russa che si occupa delle ricadute dei progetti nucleari e per gli idrocarburi russi sull'ambiente artico.
Secondo gli ambientalisti le analisi ambientali pubbliche non sarebbero state completate entro la scadenza perché Shtokman Development AG, la società che sviluppa il progetto, non avrebbe fornito la documentazione tecnica e ambientale in modo tempestivo. Però l'insistenza del Wwf è stata ricompensata: i documenti, anche se in ritardo e in maniera non completa, sono stati dati dalla Commissione pubblica alle organizzazioni della società civile che li hanno analizzati per due mesi, producendo alla fine un documento di 100 pagine pieno di rilievi e pesanti osservazioni.
Vadim Krasnopolsky, coordinatore del progetto petrolio e gas del Wwf Russia, spiega che «Gli esperti hanno fatto più di 150 osservazioni significative al progetto. Ci auguriamo che queste le conclusioni terranno in seria considerazione questi errori. Nel 2010, durante la discussione pubblica sulla valutazione di impatto ambientale, abbiamo notato che Shtokman Development AG non si sforzava di introdurre modifiche al progetto, anche se avevano accettato i suggerimenti. Ora, dopo aver ricevuto i risultati della commissione civile, contiamo che la company cambi il suo approccio e il suo lavoro sul progetto, in particolare per la valutazione di impatto ambientale e la presentazione di nuove expertise sullo stato dell'ambiente. E' necessario riconoscere che questo progetto internazionale su larga scala ha una quantità colossale di evidenti problemi ambientali. Gli stock holders della Shtokman Development AG devono essere consapevoli delle loro responsabilità, se metteranno in atto decisioni affrettate. Dopo tutto stiamo parlando del fragile ecosistema dell'Artico, e ci vorrebbero decenni per ripristinarlo».
La commissione di esperti delle Ong ha elencato le "sviste" più gravi del progetto per quanto riguarda la valutazione di impatto ambientale: Sottovalutazione dei rischi di danni alle condotte a mare provocati da forze esterne; Trascurati i rischi della presenza di idrati di gas nella Shtokman gas condensate field; La mancanza di valutazioni dei possibili impatti negativi sull'ecosistema marino e sugli organismi viventi dell'inquinamento da sostanze emesse in atmosfera dalle navi; Un quantitativo insufficiente di informazioni raccolte per la valutazione della condizione attuale degli uccelli marini nella zona interessata dal progetto; La parziale assenza di indagini di ingegneria ed ambientali nelle stagioni più importanti per gli organismi viventi; Errato calcolo dei danni agli stock di pesce; La mancanza di valutazioni dell'impatto acustico sui mammiferi marini e dei corrispondenti calcoli di compensazione finanziaria; L'assenza di una valutazione dei rischi di una fuoriuscita di gas condensato e delle emissioni di metano.
Secondo Nina Lesikhina, coordinatrice dei progetti energetici di Bellona Murmansk, «I materiali sulla valutazione di impatto ambientale presentati da Shtokman Development AG sono estremamente sottosviluppati e non consentono una valutazione obiettiva del livello di impatto ambientale del progetto e, di conseguenza, non garantiscono la sicurezza ambientale. Trascurare tali questioni a livello di ingegneria potrebbe portare a tragiche conseguenze per la natura nella regione artica. Per non lasciare che le cose prendano questa china, Shtokman Development deve riesaminare i risultati della valutazione ambientale degli impianti in mare, tenendo conto delle conclusioni della perizia ambientale pubblica, e avviare nuovamente una perizia sullo stato dell'ambiente. Il Servizio federale per la supervisione delle risorse naturali (Rosprirodnazdor), deve a sua volta affrontare più attentamente e professionalmente la questione delle competenze ambientali dei progetti su larga scala come Shtokman».