[10/03/2011] News
E' alla Revet che arrivano la plastica ed il vetro raccolti in modo differenziato in quasi tutta la Toscana: sono 219 su 287 i comuni che - attraverso i vari gestori o tramite raccolta fatta direttamente per loro conto da Revet - mandano i materiali, separati dai cittadini, ai processi di selezione, trattamento e avvio al riciclo nello stabilimento di Pontedera. Con vetro e plastica (i materiali con maggior peso e volume del cosiddetto "multimateriale"), arrivano anche le lattine di alluminio, i barattoli in ferro e i poliaccoppiati (il tetrapak). Nel 2010 sono state oltre 130.000 le tonnellate di materiale raccolto e trattato alla Revet: di queste il 65% è composto da vetro, il 25% da plastica, il restante 10% da metalli e poliaccoppiati. La raccolta, la selezione , il trattamento preparano i materiali per l'invio - dopo i controlli per verificare il rispetto delle specifiche tecniche dell'accordo Anci-Conai - ai consorzi nazionali di filiera (Coreve - Corepla - Cial - Consorzio Acciaio ) o, nel caso del vetro, anche alle vetrerie sparse sul territorio.
Di tutta la plastica raccolta, la metà ( circa 15.000 tonn/anno ) è costituita da materiale plastico di minor pregio, il cosiddetto "plasmix" (film plastici, sacchetti e shoppers varie, vaschette, piccoli contenitori per alimenti, etc.), che non segue la strada del consorzio nazionale .
Revet ha sottoscritto un protocollo d'intesa con la Regione Toscana ed il Corepla (il Consorzio Nazionale per il Riciclaggio ed il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica) finalizzato a promuovere il riciclo delle plastiche eterogenee "povere" (plasmix) provenienti da raccolta differenziata. Grazie a quel protocollo e ad azioni successive di ricerca finalizzata, Revet ha messo a punto nei propri impianti le tecnologie idonee ad una prima lavorazione del plasmix e ha stretto partnership mirate per la sperimentazione del reimpiego del materiale. Tali tecnologie, che hanno previsto un investimento di 10.500.000 euro, consentono di produrre dal plasmix un addensato o granulato finalizzati alla realizzazione di semiprodotti, pronti per essere lavorati dalle aziende partner dei rispettivi progetti. I partner di Revet sono di alto profilo industriale quali Piaggio, Shelbox, Urbantech, Esterni, Unicoop Firenze, Utilplastic, mentre la fase di ricerca ha visto l'affiancamento di Università di Pisa, Pontech e Pont-lab. Revet riceve il plasmix anche da CSA SpA che, grazie alle buone performances dei cittadini nella raccolta differenziata, rappresenta un fornitore di "materia prima seconda " da avviare a riciclo.
I primi risultati dei Ri-prodotti e Ri-acquistati non hanno tardato ad arrivare, e i Ri-prodotti sono già realtà nei settori più diversi. Il primo, che vede fra gli altri la collaborazione con Piaggio, è la realizzazione di componenti per automotive, in particolare di pedane, parafanghi, sottosella e bauletti per gli scooter Vespa ed Mp3; il secondo, con il partner tecnologico Urbantech di Pontedera, è la produzione di pannelli fonoassorbenti per i tratti autostradali toscani gestiti dalla Società Autostrada Tirrenica. Un terzo importante progetto è destinato all'edilizia e prevede la produzione di profilati cavi finalizzati all'utilizzo in prefabbricati prodotti dalla ditta Shellbox, azienda di Castelfiorentino. Alla grande distribuzione organizzata è invece destinata la produzione di pallet, dove il plasmix riciclato andrebbe a sostituire il legno impiegato.
E ancora, arredamenti per esterni: Revet realizza i profili semilavorati che sono inviati alle aziende toscane di settore, specializzate nella produzione di panchine, fioriere, cestini raccogli rifiuti, pedane, recinzioni, altalene e scivoli destinati ai parchi pubblici e dunque ai Comuni, che con l'acquisto di Ri-prodotti possono raggiungere gli obiettivi previsti dalle normative nazionali e regionali sugli Acquisti Verdi. La Regione Toscana, prima in Italia, in accordo con Corepla, sta per diffondere gli incentivi riservati ai comuni per tali acquisti verdi (GPP, Green Public Procurement).
L'ultimo in ordine di tempo dei progetti ha visto come partner Utilplastic, azienda pistoiese specializzata nella produzione di casalinghi, con la quale Revet ha fatto ricerca e prove sino ad arrivare alla realizzazione di prodotti di largo consumo, "da casa a casa", ottenuti con il 100% di granulo da plasmix (e quindi da plastica riciclata post consumo e non da scarti di lavorazione) trasformato in nuovi prodotti quali scope, cestini, palette, presto in vendita nei supermercati toscani. "Da casa a casa" indica per la prima volta la possibilità diretta del cittadino di acquistare prodotti realizzati con parte della plastica dallo stesso separata in casa e inserita negli appositi contenitori stradali o consegnata in sacchi o bidoncini con il "porta a porta". A differenza degli acquisti verdi incentivati dalla Regione, dove il rapporto è tra il materiale conferito separatamente dal cittadino ma riacquistato dal Comune come arredi per esterni (da cittadino ad istituzioni) o della plastica che Revet invia ad imprese che realizzano componenti di prodotti complessi quali scooter o pannelli fonoassorbenti (da cittadino ad imprese), in questo caso il rifiuto plastico, a suo tempo differenziato, torna a colui che ha separato la materia all'origine(da cittadino a cittadino) offrendo la possibilità diretta di riacquisto di un bene, costituito dal materiale che da casa ha preso il via con la corretta separazione e a casa ritorna come oggetto riutilizzabile.
Emanuele Rappa, presidente di CSA:
"Altrove il plasmix non viene riciclato ma viene avviato a recupero energetico. Grazie all'impegno di Revet e alla sua costante attività di ricerca, invece, le cosiddette plastiche povere raccolte in Toscana rinascono a nuova vita e si trasformano in prodotti di uso comune. Si tratta di un risultato davvero importante perché consente ai cittadini di toccare con mano il frutto della raccolta differenziata che fanno quotidianamente nelle loro case. Pensare che la stessa plastica che raccogliamo separatamente in casa nostra vi ritornerà domani sotto forma di un nuovo prodotto deve essere una grande motivazione per fare sempre più raccolta differenziata e per farla sempre meglio."
Valerio Caramassi, presidente Revet :
"L'impegno dei cittadini nella corretta separazione dei rifiuti ed una buona organizzazione logistica dell'azienda di gestione consentono a Revet di chiudere la filiera di riciclo della plastica in modo innovativo: ricerca e know-how ci permettono di far rientrare nel mercato i Ri- prodotti in Toscana, con una filiera che garantisce allo stesso utente che ha dato origine al flusso di materia di rivedere (nel caso di acquisti verdi della PA o di componenti di prodotti industriali più complessi come uno scooter) o ri-acquistare direttamente (nel caso di articoli casalinghi) i Ri-prodotti. Adesso anche per la frazione fine del vetro, non utilizzata nelle vetrerie, inizierà una fase di ricerca per arrivare a sbocchi di mercato ancora inesplorati".