[11/03/2011] News

Sisma Giappone, è allarme nucleare. Già 2mila persone evacuate. Legambiente:«Evitare il ritorno all'atomo»

LIVORNO. La tragedia del Giappone sta assumendo proporzioni catastrofiche anche nel Paese del mondo meglio preparato ad eventi di questo tipo e in molti si chiedono cosa accadrebbe altrove, Italia compresa davanti ad un terremoto di questa violenza, annunciato e preceduto da scosse fortissime sia in Giappone che nella parte asiatica-pacifica della cintura di fuoco del Pacifico (Salomone, Paopua Nuova Guinea, Indonesia, Filippine, Cina).

Anche il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, interviene sulla tragedia umana e i danni provocati dallo tsunami che ha accompagnato il potente sisma: «Siamo costernati per quanto sta succedendo in Giappone. In merito all'allerta nucleare scatenata dal sisma, ci fa piacere che il Cnr escluda un possibile effetto Chernobyl delle centrali giapponesi ma non ci tranquillizza, perché anche il rilascio di piccoli contaminanti mette a repentaglio la salute umana. E' difficile immaginare il livello di distruzione che un terremoto di queste dimensioni potrebbe causare in Italia quali potrebbero essere le conseguenze se avessimo centrali sul nostro territorio. Anche per questo motivo, ci auguriamo fortemente che l'Italia riveda il suo masochistico programma nucleare».

Legambiente si riferisce a quanto detto all'Adn Kronos dal ricercatore del Cnr Valerio Rossi Albertini «Le fughe radioattive mi sentirei di escluderle. Nella peggiore delle ipotesi si tratta di materiale contaminato da radiazioni ma che di certo non ci sarà il così detto "effetto Chernobyl". Il Giappone è terra sismica, per questo tutte le centrali nucleari come anche gli edifici abitativi, sono statti costruiti tenendo conto di questa eventualità. La soglia, dunque, di tolleranza al sisma è elevatissima. Ma non si possono escludere piccoli contaminanti in zone limitate. L'effetto Chernobyl non incombe sulle nostre teste. Non credo che le centrali siano state costruite a portata di piena (dello tsunami). Mi sento dunque di escludere che i giapponesi si siano esposti a questo rischio».

Speriamo naturalmente tutti che il Cnr abbia ragione, ma non possiamo dimenticare che anche in occasione di recenti terremoti le centrali nucleari giapponesi hanno subito danni e fughe dii materiale radioattivo che hanno costretto anche alla prolungata chiusura di reattori.

 

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