[11/03/2011] News
NAPOLI. Con l'approvazione dell''articolo 260 della legge finanziaria della regione Campania, che modifica la legge regionale del 1 settembre 1993, la maggioranza di centro-destra campana ha abolito i consigli direttivi dei parchi regionali, prevedendo solo una giunta dove tre membri su due saranno di nomina politica. Secondo Italia Nostra si tratta di «Un nuovo attacco alla tutela dell'ambiente e del territorio in Campania».
Per gli ambientalisti «Di fatto è il via libera a una gestione "partitica" e lottizzata, e sempre meno rispondente alle finalità previste dalla legge 394/91 istitutiva dei parchi nazionali. La Giunta ha enormi poteri: delibera in merito a tutte le questioni generali dell'ente, in particolare adotta, il piano per il parco e predispone un piano pluriennale economico e sociale dell'area. Il Consiglio direttivo, dove erano rappresentate le comunità locali, le associazioni ambientaliste e professionali del territorio, garantiva una partecipazione democratica dei residenti e il confronto sulle scelte e sulla gestione delle aree protette. Invece di eliminare gli sperperi di danaro pubblico là dove palesemente ci sono, si è preferito ancora una volta tagliare in maniera indiscriminata, riducendo al minimo la partecipazione democratica alla gestione del "bene comune"».