[14/03/2011] News
LIVORNO. Réseau "Sortir du nucléaire", la rete delle associazioni antinucleari francesi, dà notizia che 6 giornalisti indipendenti della Japan visual journalist association (Jvja), tra i quali Ryuichi Hirowaka, il direttore di "Days Japan", il 13 marzo alle 10,20 sono riusciti ad arrivare al municipio di Futaba (nelle foto), a 2 km dalla centrale di Fukushima Daiichi, per misurare la radioattività con tre contatori Geiger. Si tratta probabilmente della prima misurazione indipendente rispetto a quelle del governo e della Tepco, l'azienda che gestisce le centrali, delle quali in Giappone nessuno sembra fidarsi davvero.
"Sortir du nucléaire" si complimenta con i giornalisti giapponesi «Per il loro coraggio ed i rischi che hanno preso per fare il loro mestiere» e poi passa a dar conto di quello che hanno riscontrato: «Al Comune di Futaba, situato a 2 km dalla centrale di Fukushima Daiichi, la radioattività supera la capacità di misurazione di alcuni dei contatori Geiger (Beiger Cpuntr DZX2, Victoreen 209-SI e MyRate Prd-10) impiegati dai giornalisti giapponesi. Con l'aiuto di un contatore Victoreen 209-SI, la dose rate è stata misurata a 10 milli-Röntgen/ora (cioè 0,1 mSv/h, il che significa che un cittadino giapponese riceve la dose annua tollerata in Francia nello spazio di 10 ore)».
Le misure rivelate con altre due apparecchiature variano da 20 a 1.000 micro-sievert all'ora (da 0,02 a 1 mSv/h). Un mSv rappresenta il livello del limite annuo autorizzato in Francia per l'esposizione della popolazione all'irradiamento radioattivo artificiale. In una sola ora un giapponese riceve la dose massima annuale.
Ryuichi Hirokawa, il giornalista che ha effettuato la misurazione, ha dichiarato: «Quando ho fatto un reportage a fine febbraio 2011 a Cernobyl, il tasso di radioattività era di 4 milli-Röntgen/ora (0,04 mSv/h) a 200 metri dal reattore incidentato. Nella città di Pripyat, a 4 km dal reattore di Cernobyl, il livello era di 0,4 milli-Röntgen/h».
Secondo "Sortir du nucléaire", le informazioni dei reporter di Jvja «Accreditano un livello di radioattività drammaticamente elevato in un perimetro esteso intorno alla centrale, le cui conseguenze sanitarie non potranno essere che molto gravi. Ricordiamo che la radioattività raggiungeva questa mattina (ieri per ci legge, ndr) un livello 400 volte superiore al normale nella prefettura di Miyagi, distante 80 km dalla centrale di Fukushima Daiishi».
Le autorità giapponesi assicurano fin dal primo momento di star per mettere sotto controllo la situazione, ma intanto esplosioni e blocchi delle attrezzature si sono susseguiti in 3 centrali. Réseau "Sortir du nucléaire" non ha dubbi: «Il governo giapponese cerca di minimizzare per quanto possibile la gravità della catastrofe nucleare in corso e il rilascio di radioattività nell'ambiente». Ma ce n'è anche per il governo francese, che pure ha detto ai suoi concittadini di abbandonare Tokyo perché il rischio nucleare è concreto: «Con la riunione ministeriale di sabato 12 marzo e il tentativo di disinformazione del ministro dell'industria Éric Besson, la macchina per soffocare l'informazione si è già messa in marcia, anche in Francia. La catastrofe nucleare giapponese dimostra, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la gravità del pericolo che il nucleare fa correre alle popolazioni. E' intollerabile che la gente, in Giappone come in Francia, sia ostaggio del rischio nucleare permanente La sola posizione politica responsabile è quella di avviare un piano di uscita dal nucleare».