[14/03/2011] News

Shopper non biodegradabili, discussione in corso a Bruxelles

FIRENZE. L'Italia sarà protagonista oggi a Bruxelles dove si tiene il Consiglio dei ministri dell'Ambiente europei. Nell'ordine del giorno della riunione è inserita infatti anche la vicenda degli shopper non biodegradabili la cui commercializzazione è stata vietata in Italia dal primo gennaio scorso. Il provvedimento, che vede il nostro Paese questa volta all'avanguardia su un tema ambientale, è stato accolto come il fumo negli occhi  dai produttori di plastica tradizionale, che attraverso la Eupc (European plastics converters), la federazione europea delle aziende trasformatrici di materie plastiche, appoggiata dalla italiana Unionplast, ha fatto ricorso alla Commissione Ue.

La motivazione addotta è una (presunta) violazione della direttiva europea sugli imballaggi da parte dello Stato italiano. Si annuncia quindi l'inizio di una battaglia europea sugli shopper anche se oggi non verranno prese decisioni ultimative. «Invitiamo la Commissione europea ad analizzare le leggi esistenti negli stati membri e a valutare eventuali misure per introdurre possibili alternative ai sacchetti di plastica» hanno dichiarato i rappresentanti austriaci che hanno voluto inserire la "questione shopper" nell'ordine del giorno.

Intanto il Governo italiano coadiuvato anche da Legambiente, che nei giorni scorsi ha presentato un dossier sugli impatti ambientali dei sacchetti di plastica, ha predisposto un pacchetto di "contromisure": «La legge attuale è stata contestata in sede comunitaria in quanto non è stata notificata agli altri paesi membri- ha dichiarato il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo - presenteremo all'Unione europea una nuova legge che non prevederà tuttavia alcuna sospensiva della norma in atto».

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