[15/09/2009] News
LIVORNO. Secondo Greenpeace Germania, i tedeschi e gli europei stanno mangiando insieme al pane, e al müsli semi di lino geneticamente modificati introdotti illegalmente nell'Ue. L'associazione ambientalista si è imbattuta nella presenza di il gene-Lein facendo analizzare da un laboratorio specializzato i prodotti acquistati ad Amburgo nei supermercati. Il lino Ogm ne non può essere né coltivato nell'Ue né utilizzato per produrre alimenti.
Greenpeace ha subito informato i produttori e supermercati della contaminazione e li ha invitati a togliere immediatamente dagli scaffali i prodotti contenenti l'Ogm proibito e ad assicurare, attraverso ispezioni, che i consumatori siano protetti dalla contaminazione.
«Con l'inserimento incontrollato di semi di lino Ogm nel pane e nel müsli, noi consumatori siamo stati trasformati in cavie - ha detto Stefanie Hundsdorfer, un'esperta di ingegneria genetica di Greenpeace. Una volta immessi in natura, le colture geneticamente modificate si diffondono in modo incontrollabile. Questa scoperta dimostra che il nostro cibo resterà libero dall'ingegneria genetica solo se la coltivazione di colture geneticamente modificate sarà proibita in tutto il mondo. I semi di lino Rewe illegale sono stati trovati nel pane ai cereali Harry, nel settore dei cereali da prima colazione, nelle miscele multicereali e nel lievito Küchenmeister e nei semi di lino spezzato del marchio Rewe. Anche i semi dell'Edeka Brand Schapfen sono risultati positivi, così come quelli di Schlecker, di Schapfen Mühle e di Rossmann Leinsaat del marchio Seeberger».
Il lino Ogm verrebbe utilizzato anche nella produzione di olio e di pasticceria.
Il lino geneticamente modificato (FP967/CDC Triffid), oltre ad essere resistente ai pesticidi, contiene un gene resistente alla kanamicina e non si può escludere che la resistenza venga trasferita anche ai batteri, minacciando così l'efficacia degli antibiotici negli esseri umani.
Secondo Greenpeace, nonostante questo «Nel 2006 sono state importate nell'Unione europea 600.000 tonnellate di semi di lino, circa il 70% dal Canada».
Gli ambientalisti credono che così, già dal 2001, sulle nostre tavole sia arrivato anche il lino Ogm illegale.
In effetti il Canada esporta il 68% dei suoi semi di lino nell'Ue e la decisione di vietare ogni importazione di lino sarebbe devastante per l'agricoltura canadese, per questo anche il governo di Ottawa è molto preoccupata e sta indagando per capire da dove derivi questa contaminazione.
«E' uno scandalo che ci possa essere ancora nel nostro cibo questo seme Ogm - dice la Hundsdorfer - E' del tutto chiaro da quanto tempo il nostro cibo è già contaminato. Produttori alimentari, rivenditori e gli enti governativi devono ora far luce nelle tenebre e rivelare quali prodotti sono interessati dall'inquinamento da quando».
Anche secondo un test effettuato dal governo del land del Baden-Wurtemberg, il 39% dei campioni analizzati contengono lino Ogm proveniente dal Canada.
Greenpeace Germania chiede «Ai dirigenti del mondo, compresa la cancelliera tedesca Angela Merkel, di riconoscere che la sola protezione efficace contro la propagazione incontrollata degli organismi geneticamente modificati è il divieto mondiale della loro coltivazione» e chiede anche che il governo tedesco diffonda subito la lista della marche che sono coinvolte nella vendita di lino "infetto" e dei prodotti che devono immediatamente essere ritirati dal mercato.
Già nel 2006, Greenpeace aveva denunciato la vendita illegale in Germania di riso geneticamente modificato (LL601) della Bayer scoperto in Germania. Il riso Ogm diffusa in maniera incontrollata in Europa, Africa, Asia e America e ha causato una perdita economica mondiale di un miliardo di dollari.