[26/10/2009] News
28 ottobre 2009 - ore 15.00 - 18.00
Dire & Fare - Firenze - Fortezza Da Basso - Sala dell'Arco - Zona monumentale
Il processo di progressivo riconoscimento del diritto dei cittadini all'informazione ambientale, come si è andato affermato negli ultimi anni, rappresenta uno dei cardini del nuovo modello di governance ambientale fondato sulla trasparenza e sulla partecipazione del pubblico ai processi decisionali. In particolare, la trasparenza ambientale, oltre a costituire un elemento di democrazia, rappresenta altresì un forte fattore di miglioramento dei processi di assunzione delle decisioni pubbliche e, più in generale, dell'agire della Pubblica amministrazione. La libera accessibilità delle informazioni ambientali rappresenta inoltre una condizione necessaria per una modifica del ruolo dei cittadini, nel senso di una loro maggiore consapevolezza dei problemi ambientali e una garanzia per il loro effettivo coinvolgimento nei processi decisionali.
Il paradigma dell'informazione ambientale, dai primi fondamenti teorici contenuti nel principio 10 della Dichiarazione di Rio su Ambiente e Sviluppo, è stato successivamente ripreso e consolidato quale vero e proprio diritto soggettivo, sia a livello internazionale con la Convenzione di Aahrus, che a livello comunitario con diverse direttive europee. In particolare la Direttiva 2003/4/CE "sull'accesso all'informazione ambientale" ha sancito precisi obblighi degli Stati membri, a cui a livello dell'ordinamento italiano è stato seguito con il D.Lgs. 195/1995.
Oggi è evidente che la centralità dell'informazione ambientale nel nuovo modello di governance ambientale, comporta rilevanti implicazioni per tutti i soggetti coinvolti: decisori politici, strutture della Pubblica amministrazione, organizzazioni rappresentative di interessi, imprese e cittadini. In particolare, alle Autorità pubbliche è richiesta l'individuazione di strategie, percorsi e strumenti per un efficace garanzia del diritto all'informazione ambientale sia dal punto di vista dell'accesso, che dal punto di vista della diffusione. Particolarmente importanti sono le modalità organizzative e procedurali, ivi inclusa l'analisi dei limiti dell'accesso e della diffusione delle informazioni (v. privacy, riservatezza industriale e commerciale, segreto per indagini penali, ecc...).
Il Seminario promosso da ARPAT, intende fare il punto di tutto ciò, prendendo le mosse dalla propria esperienza di ente depositario di dati e informazioni ambientali chiamato a gestire frequenti richieste di informazione del pubblico. Il tutto in un confronto aperto con esperti del settore di rilievo nazionale e regionale, soggetti pubblici coinvolti nella tutela del diritto all'informazione ambientale, nonché con rappresentanti delle associazioni ambientaliste e delle imprese.
Introduce
Sonia Cantoni Direttore generale ARPAT
Intervengono
Il nuovo regolamento ARPAT per l'accesso
Marta Bachechi - ARPAT
Accesso e partecipazione nei processi decisionali a rilevanza ambientale: lo stato della normativa , tendenze evolutive e criticità
Marco Grondacci - Ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale - Fondazione Toscana Sostenibile
La gestione delle richieste di informazione ambientale rivolte ad ARPAT
Marco Talluri - ARPAT
La tutela del diritto all'accesso alle informazioni ambientali: l'esperienza del Difensore Civico Regionale
Giorgio Morales - Difensore Civico della Regione Toscana
I limiti all'accesso ed alla diffusione delle informazioni ambientali in pendenza di indagini e di procedimenti penali
Giulio Monferini - Procuratore della Repubblica
Il punto di vista degli ambientalisti
Fausto Ferruzza - Legambiente
Il punto di vista dell'impresa
Gabriele Baccetti - Confindustria Toscana
Dibattito
Conclude
Sonia Cantoni
Direttore generale ARPAT
Dire e Fare 2009
E'la rassegna dedicata a chi, dentro e fuori l'Amministrazione pubblica, si impegna ad ampliare la rete delle buone pratiche, promuovere la condivisione delle esperienze e l'integrazione delle risorse al servizio del cittadino.
Per la sua dodicesima edizione DIRE e FARE ha scelto nuovamente la sede fiorentina di Fortezza da Basso dove i modi e i contenuti dell'innovazione percorreranno i quattro saloni monotematici - Area pubblica, Città e benessere, e-GOV e Salvaguardia - accomunati dalla riflessione sul significato del cambiamento associato alla gestione e la condivisione delle conoscenze.
ARPAT rinnova la sua tradizionale presenza nell'ambito della manifestazione con l'organizzazione di due seminari:
Il Bilancio di sostenibilità: strumento per una gestione sostenibile e responsabile - esperienze del pubblico e del privato a confronto
Accesso alle informazioni ambientali: diritti, politiche e strumenti per la trasparenza ambientale
L'Agenzia è inoltre presente con uno stand espositivo c/o il Padiglione Spadolini.