[23/04/2010] News toscana

La Regione Toscana emana le "Linee guida per la gestione delle morie di ittiofauna"

FIRENZE. La Regione Toscana ha emanato le linee guida per una gestione integrata e sinergica degli interventi in seguito alle morie di ittiofauna. Oltre a scarichi ed altri fattori antropici, una delle cause delle morie di pesci che in particolar modo si verificano nel periodo estivo, è dovuta alla carenza idrica e riduzione dell'ossigeno disciolto nelle acque. Al di là di alcuni casi accidentali, scongiurare questi eventi attiene ad un'attenta gestione dei corsi d'acqua che preveda, ad esempio, almeno il mantenimento dei minimi deflussi vitali.

Qualunque sia la causa delle morie di fauna ittica, la fase di emergenza deve essere gestita in termini di tutela dell'ambiente, sicurezza alimentare e di sanità animale. A questa esigenza risponde il Decreto n° 6481 del 15 dicembre 2009 della Direzione generale diritto alla salute e politiche di solidarietà area di coordinamento sanità settore medicina predittiva-preventiva, con  le "Linee guida della Regione Toscana per la gestione delle morie di ittiofauna" che mirano a integrare l'azione dei vari enti preposti sotto il coordinamento della polizia provinciale. Sulla base di queste Linee Guida, la Polizia provinciale di Firenze, le strutture Arpat della provincia fiorentina ed il Servizio protezione civile della provincia, hanno elaborato un protocollo congiunto. «All'interno della rete, le strutture, consapevoli delle potenzialità e dei vincoli di ciascuna organizzazione, si uniscono per affrontare le diverse esigenze di un obiettivo comune e condiviso, per rafforzare capacità e ridurre tempi di intervento in un'ottica di ottimizzazione nell'uso delle risorse» dichiarano da Arpat.

Arpat e gli altri enti preposti a questo tipo di intervento, invitano i cittadini che verificano situazioni di moria di pesci, ad avvertire la Polizia provinciale competente per territorio in quanto coordinatore della gestione dell'evento.

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