
[19/08/2010] News
LIVORNO. I lamantini africani (Trichechus senegalensis - anche manati africani) della Repubblica democratica del Congo (Rdc) che vivono alla foce del Congo, nell'area costiera della provincia del Bas-Congo, e ormai confinati quasi solo nel e parc marin des mangroves, sono minacciati di estinzione.
In tutta l'Africa l'Iucn ha inserito i manati nella Lista Rossa come "critically endangered".
I pericoli più grandi ed immediati per questi grandi e pacifici erbivori marini vengono dalla caccia non regolamentata, dal bracconaggio all'interno dell'area protetta e dall'inquinamento delle acque provocato da scarichi urbani e dagli sversamenti delle industrie petrolifere.
La denuncia viene da Jacques Okitafoka, presidente di Focus Agency, una Ong che si occupa di comunicazione e mobilitazione sociale per il diritto ad uno sviluppo sostenibile e ad una vita di qualità. Per Okitafoka, che il 17 agosto ha lanciato una campagna di questi sirenidi «I lamantini sono dei prodotti altamente turistici» e ha spiegato che «I lamantini, chiamati "Ngulu massa" o "sirènes" dagli autoctoni, si nutrono di piante acquatiche e vivono nelle mangrovie, che costituiscono dei mangrovieti, nelle acqua all'imboccatura del fiume Congo. Le mangrovie coprono i tre quarti della superficie del parco marino e formano diverse isole tra le quali le più importanti sono l'île de rose e la pointe de Bulambemba. Il parc marin des mangroves è anche minacciato dal disboscamento e dal bracconaggio che provocano così la scomparsa di alcune specie delle sue risorse naturali».
Focus Agency riprende e rilancia il rapporto dell'Institut congolais pour la conservation de la nature del quale ha già scritto Greenreport e lo estende ai lamantini, anche se per questi grandi mammiferi che possono arrivare a pesare 4 800 kg e a 5 metri di lunghezza, non esistono ancora dati sulla consistenza della loro popolazione nel breve tratto costiero sull'Atlantico che rappresenta l'unico sbocco al mare dell'immensa Rdc.
I lamantini vivono anche in gruppi sempre più isolate nelle paludi costiere dell'Atrlantico tropicale africano e in diversi Paesi sono chiamati "vaches de mer" o " vaches marines". Sono animali molto delicati e indifesi agli attacchi dell'uomo e con una vita riproduttiva molto lenta: anche se vivono in media 30 anni, la femmina inizia a riprodursi all'età di 7 anni e, dopo una gravidanza di 13 mesi da alla luce un cucciolo di circa 30 kg.
Okitafoka ha sottolineato che «I lamantini, come altre specie rare, sono vittime dell'inquinamento e della civilizzazione mercantile. E' la ragione per la quale Focus Agency si impegna a difenderli nel quadro della protezione della biodiversità».