
[20/08/2010] News
LIVORNO. La Canadian Broadcasting Corporation (Cbc News) ha annunciate che le vespe sono arrivate nella remota e freddissima Isola di Baffin, nell'estremo nord del Canada.
Un gruppo di ricercatori formati da docenti e studenti delle università canadesi di Prince Edward Island Toronto e McGill di Montreal hanno trovato in diverse località del nord, incluse Lake Hazen, Nunavut, Goose Bay, Newfoundland & Labrador e Baffin Island, le prove che le vespe questa estate hanno nidificato in tutto l'Artico canadese anche a latitudini estreme come quelle di Baffin, secondo loro questa è un'ulteriore prova eclatante del cambiamento climatico.
I ricercatori hanno trascorso la breve estate artica a cercare insetti per confrontarli con i risultati di un analogo condotto 50 anni fa.
«Ci si alzava per andare sul campo, realizzare le nostre trappole, o si prendevano gli insetti che c'erano nelle nostre trappole - spiega alla Cbc News Christine Rousel, una studentessa dell'università di Prince Edward Island (Upei) - Lavoravamo davvero tutto il giorno, ma penso che ne sia davvero valsa la pena perché abbiamo raccolto roba impressionante». Una quantità di campioni e dati che nei prossimi mesi sarà vagliato dal team dell'Upei per identificare le migliaia di esemplari sono raccolti.
La ricerca delle vespe di Baffin fa parte del più vasto Northern Biodiversity Program/Programme sur la Biodiversité Nordique (Npb) che punta a campionare e catalogare la diversità e gli adattamenti degli artropodi in 12 località del nord canadese e gli studenti sono una componente essenziale del progetto, visto che ognuno dei partecipanti conduce ricerche su diversi aspetti del progetto globale.
L'obiettivo del Npb è quello di «Documentare i cambiamenti delle strutture delle comunità di artropodi del nord procedendo ad uno studio similare al Northern Insect Survey (1947-1962) realizzato mezzo secolo fa, un'iniziativa senza precedenti che ha permesso c di campionare 72 siti nelle regioni eco-climatiche nordiche, cioè le regioni eco-climatiche Artico, Subartico e Nord-boreale. I risultati dello studio Npb (2010-2011) verranno confrontati con quelli del Nis. Così il Npb valuterà gli effetti dei cambiamenti climatici sulla struttura delle comunità di artropodi e documenterà l'adattamento di alcune specie alle condizioni ambientali in cambiamento».
L'Artico è uno degli ecosistemi più fragili del pianeta ed è sottoposto a fortissime pressioni ambientali a causa degli effetti del global warming che ne fanno una delle frontiere avanzate di cambiamenti climatici. I ricercatori del Npb spiegano che «Anche piccole variazioni delle condizioni ambientali sono suscettibili di colpire le strutture delle comunità delle specie polari (abbondanza, biodiversità, distribuzione). Attualmente è necessario documentare i cambiamenti della struttura per comprendere meglio la portata dell'impatto dei cambiamenti climatici. Per la loro abbondanza e la capacità di crescita rapida delle loro popolazioni, gli artropodi possono servire da "barometro" per sorvegliare l'evoluzione degli ecosistemi. In più, sono una fonte di cibo per numerosi uccelli, mammiferi e pesci del Grande Nord. Così, una modificazione della struttura delle comunità di artropodi potrebbe avere un impatto importante su questi animali nordici». .
La biologia Donna Giberson, che guidava il gruppetto di studenti e ricercatori dell'Upei, ha detto che la conferma della presenza di vespe è probabilmente solo la prima delle prove del cambiamento climatico che alla fine troverà lo studio: «Certo, ci sono state un sacco di segnalazioni di vespe su Baffin Island, che non avrebbero dovuto essere lì, ed siamo in grado di confermare che c'erano rado di confermare un bel po' di nidi e che si stanno riproducendo. Questa è probabilmente la prima prova che abbiamo di quel che si sta muovendo, speriamo che, quando guarderemo i nostri campioni, troveremo molto di più, ma questo è stato il nostro inizio».
Secondo la Giberson probabilmente ci vorrà tutto l'inverno per ordinare e identificare tutti gli insetti trovati dai ricercatori canadesi, intanto si sta pensando già ad estendere e rafforzare alla seconda fase della campagna di ricerca Npb per l'estate 2011.
Il progetto Npb si sviluppa su quattro temi di ricerca: Diversità e strutture delle comunità, per capire come e in quale misura la struttura delle comunità di artropodi cambi all'interno delle zone eco-climatiche Nord-boreale, Subartica ed Artica; Adattamento e modificazione delle comunità, per valutare come si sono adattate ai cambiamenti ambientali recenti, paragonando il risultati del Npb a quelli del Nis; Evoluzione, con l'obiettivo di utilizzare tecniche genetiche molecolari per l'identificazione di specie e l'esplorazione dei modelli bio-geografici a lungo termine; Conoscenza, educazione e patrimonio nordico, per associare la conoscenza scientifica alla conoscenza tradizionale di due comunità nordiche: quella di Kugluktuk (Nunavut) e quella di Norman Wells (Northwest Territories).