[26/08/2010] News toscana

Ma in Val di Cornia manca una programmazione energetica e una pianificazione territoriale

PIOMBINO (LIvorno). Nelle mie dichiarazioni rilasciate in merito ai progetti di energie alternative in Val di Cornia non ho mai parlato di siti eolici che sarebbero in mano a "speculatori". Un imprenditore come Raspolli che ha interessi economici nell'eolico in Val di Cornia è legittimato ad intervenire nel dibattito pubblico ma dovrebbe evitare la scorrettezza di mettere in bocca ad altri parole non dette.

Ho parlato del regolamento urbanistico che relega quasi tutta la piana della Val di Cornia ad area marginale per l'agricoltura, a causa della salinizzazione, senza un piano con degli obiettivi di risanamento della falda acquifera e posso aggiungere, senza collegare la programmazione urbanistica a quegli interventi che in verità vengono fatti per limitare i consumi di acqua di falda.

Poi ho affermato: «Senza una posizione chiara (della programmazione pubblica) sono gli altri (i privati) a scegliere», «manca una programmazione energetica che guidi l'installazione degli impianti, facendo in modo che gli interessi privati siano conciliabili con l'utilità pubblica».
Mi sembra un concetto persino ovvio, un'azione che guidi gli interessi privati in modo che questi interessi producano la massima utilità pubblica, cosa c'entra l'accostamento ad un regime assolutistico e centralistico come quello brezneviano? Questa è una offesa di cui chiedo le scuse.

La realtà è che invece, in Val di Cornia, in mancanza di una seria pianificazione territoriale, il fotovoltaico si fa dove sarebbe invece il luogo ideale per il grande eolico, dove sarebbero tutte le condizioni migliori di ventosità, vicinanza con le linee e centraline elettriche, lontananza dalle abitazioni, possibilità di interrare tralicci, possibilità di un progetto lineare e compatto con meno spese e maggior rendimento. Così siete costretti a trattare con altri privati proprietari di terreni, i quali spesso pretendono cifre onerose o diniegano l'offerta, a scontrarvi con la popolazione delle campagne. Credimi, in questa situazione di mancanza di programmazione siete voi imprenditori dell'eolico, i primi a subire le conseguenze negative.

* Presidente del Circolo Legambiente Val di Cornia

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