
[04/10/2010] News
LIVORNO. Secondo un sondaggio per la maggior parte dei californiani il global warming è un problema serio, ma lo stesso sondaggio evidenzia che sono divisi sulla pionieristica legge per combatterlo emanata dal loro governatore repubblicano Arnold Schwarzenegger.
La cosiddetta legge sweeping global warming della California prevede che le emissioni di gas serra dalle centrali elettriche, delle fabbriche e dei veicoli siano ridotte ai livelli del 1990 entro un decennio, ma la "Proposition 23" che a novembre si troveranno a votare i californiani insieme ai candidati al senato Usa, chiede di sospendere la legge del 2006 fino a quando il tasso di disoccupazione della California non scenderà al 5,5% per un anno intero.
Il Los Angeles Times fa notare che attualmente il livello di disoccupazione nel più ricco Stato Usa è al 12% e la California ha raramente avuto una disoccupazione inferiore al 5,5% anche nei periodi di boom economico.
Gli ambientalisti sostengono che l'iniziativa, pesantemente sostenuta dallo stesso partito repubblicano che ha eletto Schwarzenegger, metterebbe in mora la legge per un periodo indefinito. Non a caso la Proposition 23 è sostenuta da business groups californiani e dalle multinazionali petrolifere che si oppongono sempre più apertamente al governatore Arnold Schwarzenegger, colpevole di aver firmato la legge greenhouse gas.
Dal sondaggio del Times e dell'università University della Southern California, che si basa sulle interviste a 1.511 elettori iscritti nelle liste tra il 15 e il 22 settembre, ha un margine di errore di 3,3 punti percentuali in più o in meno, da questo viene fuori che per oltre i due terzi degli elettori californiani il global warming è "molto importante" o "abbastanza importante" , ma solo il 40% è favorevole al mantenimento della legge e il 38% è contrario. A questo punto decideranno gli indecisi che, d secondo il Times, spesso finiscono per votare no.
Quindi anche nella mitica California si tenta di sfruttare la disoccupazione galoppante per bloccare le politiche ambientali e le green economy, che a farlo siano le industrie e i gruppi di affari che hanno prodotto le due crisi ambientale e finanziaria sembra l'ennesimo paradosso di un'economia che prima usa e foraggia la politica e poi, appena tenta di tornare ad un minimo di attività rivolta alla salvaguardia dell'interesse pubblico e della salute dei cittadini e del pianeta, la accusa di correre troppo in avanti rispetto al "business as sual" che ha portato la California al 12% di disoccupati.