[04/10/2010] News toscana
FIRENZE. In Consiglio comunale a Firenze, il presidente della commissione Affari istituzionali Valdo Spini, ha "spronato" l'amministrazione sul tema della Città metropolitana. «Firenze ha bisogno di mettere in moto la legge sulla Città metropolitana e non essere passiva. Ha bisogno di essere riconosciuta come grande città metropolitana del nostro paese con tutte le prerogative e i supporti che ne possono derivare».
Durante il suo intervento, Spini ha riportato tutte le iniziative e posizioni in campo sul tema del riassetto istituzionale di "area vasta". «Sappiamo bene che vi sono in campo altre iniziative di ricomposizione territoriale. La provincia di Firenze, per iniziativa del suo presidente, Andrea Barducci, si propone di realizzare una provincia unica con quelle di Prato e di Pistoia. Abbiamo ascoltato dal presidente della provincia di Prato, Lamberto Gestri, come questa prospettiva non sembri abbracciata dal suo ente, che tiene alla sua autonomia, mentre l'esigenza di non essere emarginata alle grandi scelte dell'area metropolitana è sembrata prevalente nel presidente della provincia di Pistoia, Federica Fratoni. Per la verità tutti e tre i presidenti hanno espresso la precisa volontà di collaborare pienamente sul piano funzionale, dei contenuti, al di là delle forme istituzionali che verranno ad affermarsi».
Il presidente della commissione affari istituzionali ha approfittato dell'occasione per chiarire che la varie "opzioni" in campo non sono in contrasto. «Va ribadito con molta chiarezza che l'istituzione della città metropolitana a norma della Costituzione e della legge nazionale vigente non è in contrasto con la prospettiva della provincia unica Firenze, Prato e Pistoia. La sua costituzione non è nelle nostre mani, ma, ove fosse praticabile, la condividiamo. Tra l'altro, essa risolverebbe il problema di quei comuni dell'attuale provincia di Firenze che, esterni alla cintura della città metropolitana propriamente detta, non dovessero trovare opportuna, per loro libera scelta, la collocazione nella città metropolitana fiorentina, il che pare, ad esempio, il caso dei comuni del circondario dell'empolese che non abbiamo peraltro ancora audito» ha concluso Spini.
Al di là degli assetti istituzionali da individuare, è nella progettualità sul territorio che è necessario pensare secondo un dimensione metropolitana. Cosa che da quanto è dato sapere, ancora manca ad esempio nel percorso "verso" il Piano strutturale di Firenze.