
[06/10/2010] News
LIVORNO. Legambiente accusa il governo di aver subdolamente approvato in piena estate, il 13 agosto, il decreto legislativo 155/2010 che secondo gli ambientalisti «Ha peggiorato pesantemente la legge sul benzo(a)pirene, posticipando dal 1 gennaio 1999 al 31 dicembre 2012 il termine temporale per ottenere la riduzione di questo inquinante nell'aria ambiente sotto la soglia di 1 nanogrammo per metro cubo previsto per le città con oltre 150mila abitanti».
Il decreto è stato poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 settembre, ovviamente senza dargli alcun risalto mediatico. Per il Cigno Verde si tratta di una modifica molto dannosa «Che prolunga l'esposizione di milioni di cittadini a un pericoloso cancerogeno, il cui inquinamento, secondo i dati pubblicati da diverse Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente, non riguarda solo città industriali come Taranto, Trieste o Venezia, ma anche capoluoghi come Padova o aree metropolitane come quelle di Milano e Torino, dove è rilevante anche il contributo del traffico».
Gli ambientalisti spiegano che il benzo(a)pirene, un microinquinante classificato come cancerogeno dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, salito agli onori delle cronache nazionali negli ultimi anni, insieme alle diossine, per l'inquinamento che caratterizza la città di Taranto, causato dall'area industriale e soprattutto dallo stabilimento siderurgico dell'Ilva, si trova nell'aria delle nostre città insieme alle polveri sottili e all'ozono ma è meno conosciuto e molto pericoloso per la salute umana.
Inoltre l'Italia è un Paese in cronica emergenza ambientale e sanitaria legata all'inquinamento atmosferico, tanto che è in procedura di infrazione europea per le elevate concentrazioni di polveri sottili (PM10) nell'aria, per le insufficienti misure di risanamento praticate dalle Regioni e dal ministero dell'ambiente.
«Per tutelare la salute dei cittadini italiani - dice il responsabile scientifico di Legambiente Stefano Ciafani - è necessaria una normativa rigorosa e stringente e l'adozione di interventi di risanamento per ridurre le emissioni atmosferiche di benzo(a)pirene. Il Governo italiano riveda dunque con urgenza il testo del decreto legislativo e si attivi perché sia raggiunto in tutte le grandi città l'obiettivo di qualità di 1 nanogrammo per metro cubo».
Per questo Legambiente lancia una petizione nazionale indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi e al ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo, che può essere sottoscritta anche su internet, per chiedere al governo di modificare la legge sul benzo(a)pirene in favore di un maggior controllo e una maggiore protezione per la qualità dell'aria che respiriamo nelle nostre città.
Anche Peacelink ha avviato la "Campagna benzo(a)pirene, inquinante cancerogeno emesso dall'industria e dal traffico" con un modello di lettera da scrivere ai parlamentari con una richiesta di ripristino del decreto legislativo 152/2007 a tutela della salute contro l'inquinamento cancerogeno da benzo(a)pirene.
«Con il recente decreto legislativo 155/2010 fino al 31 dicembre 2012 le città con più di 150 mila abitanti potranno avere intere zone con un inquinamento superiore a 1 nanogrammo a metro cubo senza che vi sia un obbligo di individuazione della fonte inquinante e di intervento per la sua efficace riduzione - sottolinea Peacelink - La precedente normativa stabiliva un obbligo di intervento a partire dal 1° gennaio 1999. E' stato stimato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che ogni aumento di 1 nanogrammo a metro cubo di benzo(a)pirene potrebbe determinare un rischio di nuovi 9 casi di cancro ogni 100.000 persone».
Nella lettera da inviar a deputati e senatori si legge: Le chiediamo di intervenire perché venga ripristinata la precedente normativa al fine di tutelare più efficacemente la salute pubblica. Un superamento del valore di 1 nanogrammo a metro cubo significa esporre i polmoni dei nostri bambini ad un equivalente cancerogeno di oltre 750 sigarette/anno. Poiché in Italia esisteva un'eccellente normativa (il DM 25/11/1994 incorporato nel D.Lgs 152/2007) che imponeva di non superare 1 nanogrammo di benzo(a)pirene a metro cubo fin dal 1 gennaio 1999 nelle città con più di 150.000 abitanti, le chiediamo di intervenire prontamente affinché tale normativa venga ripristinata. Pertanto va modificato il D.Lgs 155/2010 lì dove l'abrogazione del D.Lgs 152/2007 e la sostituzione con nuove norme non altrettanto avanzate. Le faccio presente che il decreto legislativo 155/2010 aveva come finalità l'attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e "per un'aria più pulita in Europa". Tale direttiva europea non aveva come oggetto il benzo(a)pirene ma riguardava altri inquinanti; pertanto il governo ha abusivamente abrogato e modificato - con il recepimento della direttiva 2008/50/CE - la precedente normativa sul benzo(a)pirene a tutto danno dei cittadini e del loro diritto alla salute sancito dall'art.32 della Costituzione. Le chiedo di intervenire perché leggi vengano fatte nell'interesse dei cittadini e non degli inquinatori. Le chiedo in buona sostanza di dare effettiva attuazione all'articolo 1 della Costituzione che al secondo comma sancisce: "La sovranità appartiene al popolo"».
http://www.legambiente.it/petizioni.php?idPetizione=53
http://www.peacelink.it/ecologia/a/32471.html