[06/10/2010] News
FIRENZE. Dalle stalle italiane alla Casa Bianca, l'energia fornita dal sole "tira". Secondo i dati dei primi 8 mesi del 2010 rilevati da Creditagri, il braccio operativo di Coldiretti per sostenere le imprese nei rapporti con le banche, il 40% dei finanziamenti richiesti ha riguardato l'installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine. Operazione che viene spesso associata alla rimozione di tetti in eternit con recupero di superficie da impiegare a fini energetici per le esigenze dell'azienda.
Per quanto riguarda la Casa Bianca non si tratta di far quadrare i bilanci ma di un ritorno simbolico dei pannelli solari nella residenza più famosa degli Stati Uniti. Infatti i primi pannelli (32 pannelli termici utilizzati per scaldare l'acqua) erano stati installati sul tetto nel 1979 dal presidente Jimmy Carter. La crisi petrolifera degli anni '70 aveva indotto l'ex presidente (che ha dimostrato lungimiranza) a dare l'esempio per la scelta di nuove strade per la produzione energetica.
Ma i pannelli di Carter hanno avuto scarsa fortuna: nel 1986, in occasione di lavori di manutenzione sul tetto della Casa Bianca, il presidente Roland Reagan ha dato l'ordine di smantellarli. Tutta la vicenda non è sfuggita ad un attivista del movimento ambientalista, Bill McKibben, che il mese scorso ha guidato un furgone a biodiesel dal Maine alla Casa Bianca, portando uno dei 32 famosi pannelli solari ed invitando il presidente Obama a riposizionarlo sul tetto. Il presidente americano ha raccolto la sfida e ha ordinato l'installazione di pannelli di nuova tecnologia sul tetto della sua abitazione. «La Casa Bianca è un simbolo di libertà e di democrazia nel mondo - ha dichiarato il ministro dell'energia Steven Chu - Dovrebbe anche essere un simbolo dell'impegno dell'America per un futuro basato sull'energia pulita». Anche Carter ha avuto la sua rivincita.