
[27/08/2009] News
LIVORNO. E' nata l'Amphibian survival alliance, una coalizione tra gli specialisti e le maggiori associazioni ed istituzioni che vogliono salvare le specie di anfibi dall'estinzione, messe in pericolo dai cambiamenti climatici e dai funghi parassiti che hanno invaso i loro delicatissimi habitat. Una specie su 3 delle 6.000 che riuniscono gli anfibi del pianeta è a rischio estinzione e James Collins, co-presidente dell'Amphibian specialist group dell'Iucn spiega che «Gli anfibi del mondo sono davanti ad una difficile lotta per la sopravvivenza. Le malattie infettive, la perdita di habitat, il cambiamento climatico, le specie introdotte, il consumo commerciale e l'inquinamento mettono a rischio la sopravvivenza degli anfibi. Sul lungo periodo, le peggiori minacce per gli anfibi sono le malattie infettive e la distruzione degli habitat. E' per questo che l'Alleanza si concentra in particolare su questi problemi».
L'Alliance, proposta per la prima volta la scorsa settimana al primo Amphibian mini summit, alla Zoological society of London last week, riunisce gli specialisti che lavorano negli zoo, acquari e giardini botanici e musei come quello di scienze naturali di Torino.
Per Claude Gascon, l'altro co-presidente dell'Amphibian specialist group dell'Iucn, «Se vogliamo far finire la crisi di estinzione degli anfibi, dobbiamo proteggere le zone nelle quali gli anfibi sono minacciati per la distruzione del loro habitat. Una delle ragioni per le quail gli anfibi sono in una così cattiva situazione é perché numerose specie vivono in un solo sito e sono quindi più suscettibili di soffrire per una perdita di habitat».
Anche la lotta contro la diffusione dei funghi che infettano gli anfibi è una delle priorità di questa alleanza di esperti che puntano ad identificare la presenza di quei batteri che sembrerebbero rendere questi animali più resistenti all'infezione mortale delle rane, mentre gli stessi batteri potrebbero essere utilizzati per gestire la malattia in altre specie.
Ma l'Iucn sottolinea che «Fino ad oggi, questo batterio è stato trovato solo in qualche specie e questo approccio dovrà essere oggetto di maggiori ricerche. Dovranno essere ugualmente studiati i medicinali per lottare contro la malattia mortale»
L'Amphibian survival alliance cercherà anche di mettere in atto politiche di prevenzione che evitino la propagazione del fungo killer in nuove regioni, come il Madagascar, una vera e propria miniera di specie di anfibi, che fino ad oggi non sono state toccate da questo flagello.
«Gli anfibi hanno tanto da offrire agli esseri umani - dive Simon Stuart, presidente della Species survival commission dell'Iucn ed organizzatore dell'Amphibian mini-Summit - Molti hanno a disposizione un arsenale di elementi immagazzinati nella loro pelle che potenzialmente possono risolvere una moltitudine di malattie umane».
L'alleanza lavorerà con partner privati e pubblici per mettere in campo un Piano d'azione per la conservazione degli anfibi e per far meglio conoscere questi animali all'opinione pubblica mondiale nel 2010, l'anno internazionale della biodiversità.
Hanno già aderito all'Amphibian survival alliance: Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino; Alliance for Zero Extinction; Amphibian Ark; Arizona State University; Chester Zoo North of England Zoological Society; Chicago Zoological Society; Conservation International; Deutsche Gesellschaft für Herpetologie und Terrarienkunde (DGHT); Frankfurt Zoological Society; Iucn; James Cook University; Oro Verde Foundation for the Conservation of Tropical Forests; Partners in Amphibian and Reptile Conservation; Smithsonian Institution; Society for Tropical Ecology - gto; The Prince's Rainforests Project; University of Maryland; Washington State University; World Association of Zoos and Aquariums; Zoo Atlanta; Zoological Society of London; Zoologischer Garten Frankfurt