[15/11/2010] News toscana

Legambiente alla provincia di Pistoia ed ai comuni della Valdinievole: «Fare subito qualcosa per la biodiversità»

PESCIA (Pistoia). Dopo il successo della tavola rotonda che si è tenuta a Pescia il 6 novembre su "Territorio, biodiversità, economie locali." Legambiente Valdinievole scrive ancora una volta alla provincia di Pistoia ed ai sindaci della Valdinievole per sollecitare iniziative in difesa della natura.

« La biodiversità sulla terra sta scomparendo a ritmi fino ad ora sconosciuti, essa è la varietà della vita a tutti i livelli e la sua conservazione è ormai ritenuta fondamentale, oltre che per il nostro futuro, per quello del nostro pianeta e dell'economia mondiale - scrivono gli ambientalisti -  Si ritiene ormai universalmente che la natura stia soffocando a causa di un vero e proprio sovra sfruttamento. La natura si difende con impegno, ma dobbiamo darle dei luoghi sicuri dove rimettersi in forza, questi luoghi non possono essere che aree protette ben gestite. La provincia di Pistoia ha nel suo territorio una sola riserva naturale, e due Anpil nel comune di Quarrata, risulta essere da questo punto di vista una delle ultime province in Italia. Crediamo sia necessario e urgente promuovere adesso reali politiche di conservazione del territorio attraverso l'istituzione di nuove riserve naturali, l'adeguamento ed allargamento di quella esistente ed anche l'istituzione di Anpil in zone di pregio, suburbane e poco estese. Il nostro Circolo ha già presentato alcune proposte per una maggiore tutela del territorio (certo non esaurienti) e cioè l'istituzione di una riserva naturale dell'Alta Valle del Pescia e di un'Anpil sul colle di Monsummano oltre a varie proposte per una maggiore salvaguardia del Padule di Fucecchio. Le nostre proposte coniugano sempre una migliore salvaguardia del territorio con il rilancio delle economie locali. Sempre più le aree protette, se ben gestite, sono considerate risorse da utilizzare per rilanciare l'economia locale stessa, il territorio, l'occupazione. Questo per la ricaduta d'immagine che hanno per il territorio stesso, ma soprattutto per i flussi turistici che riescono ad attirare. Inoltre sono fondamentali per attirare sul territorio finanziamenti comunitari, statali e provinciali».

Renato Massa, già ordinario di biologia animale dell'università di Milano e Milano Bicocca, spiega che «I danni del maltempo attualmente in atto pongono alla ribalta la questione del cambiamento climatico. Legato all'aumento dei gas-serra nell'atmosfera ma anche, in misura diretta, alla crisi della biodiversità. Per affrontare il problema è necessario che, a diversi livelli locali e a livello globale, ognuno faccia la sua parte con convinzione e con lealtà. Ogni tentativo di defilarsi e di attribuire ad altri la responsabilità principale o totale della crisi significa tirarsi indietro e fare mancare un supporto necessario alla risoluzione della crisi globale. A livello locale la crisi si affronta in modi diversi, certo, ma anzitutto contribuendo alla conservazione della biodiversità e alla riduzione dei gas serra aumentando l'estensione delle aree protette. Esiste un'indicazione internazionale che suggerisce di porre sotto protezione il 20% del territorio. Ciò significherebbe, in provincia di Pistoia, il 20% di circa 1.000 Kmq.  cioè circa 200 chilometri quadrati (20 mila ettari) e in Toscana non meno di 4.000 chilometri quadrati. Siamo lontanissimi da questi obiettivi che tuttavia appaiano necessari per evitare il disastro globale»

Legambiente si unisce all'appello del professor Massa ed invita «Tutti i soggetti interessati dalle istituzioni alle forze politiche alle associazioni ai singoli cittadini a considerare non più procrastinabili serie politiche di conservazione nella nostra provincia, senza aspettare che sia troppo tardi e che gli interventi, adesso possibili, possano poi risultare non efficaci. Siamo convinti che se si abbandonano le sterili polemiche, i tatticismi, i personalismi, i piccoli interessi, si possa davvero migliorare il luogo in cui viviamo e dare anche un forte impulso alla sua economia».

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