[19/11/2010] News toscana

Caccia: il governo impugna la legge della Toscana. Soddisfatti gli ambientalisti. Fds/Verdi: «Ve lo avevamo detto»

FIRENZE. Animalisti italiani, Enpa, Fare Verde, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf sono una volta tanto unanimi nell'apprezzare una scelta del governo Berlusconi: «Esprimiamo profonda soddisfazione per l'impugnazione da parte del governo, nella seduta di ieri del Consiglio dei Ministri, delle leggi regionali in materia di caccia della Liguria, della Lombardia e della Toscana. Ricordiamo che la Corte Costituzionale aveva già bocciato una misura analoga a quella adottata dalla Liguria, vale a dire il prolungamento della giornata di caccia di mezz'ora oltre il tramonto, in violazione della legge nazionale numero 157 del 1992. Le norme regionali di Lombardia e Toscana invece presentano aspetti di illegittimità nei confronti dei principi statali che regolano la disciplina nazionale sui richiami vivi, già la Corte Costituzionale aveva bocciato il 22 luglio scorso le due regioni su identiche leggi varate in passato. E' davvero importante la decisione oggi assunta dal Governo, per ricondurre alcune regioni al rispetto delle regole, troppo spesso violate soprattutto quando sono coinvolti interessi venatori. Per altri versi, al rispetto delle regole comuni, ci richiama anche l'Europa, come testimoniano le recentissime sentenze di condanna per la violazione delle norme europee di tutela della fauna selvatica».

Sulla vicenda interviene anche il consigliere regionale della Toscana Mauro Romanelli, del gruppo Federazione della Sinistra/Verdi: «Ieri, 18 novembre, Il consiglio dei ministri ha impugnato la legge regionale della Toscana, che approva il piano di cattura dei richiami vivi per la stagione venatoria 2010-2011. La norma regionale presenta aspetti d'illegittimità costituzionale, riguardo al rispetto del diritto comunitario e dei principi statali che stabiliscono gli standard minimi e uniformi di tutela dell`ambiente e dell`ecosistema, di competenza esclusiva statale, secondo quanto disposto dalla Costituzione. Approvare l`autorizzazione al prelievo di uccellini selvatici, da utilizzare come richiami vivi durante l'attività venatoria, è stato un grave errore, come d`altra parte era ben noto, e come i nostri uffici legali ci avevano ampiamente spiegato e segnalato. Tutti ricorderanno come a settembre scorso avessimo avvertito i nostri colleghi, di centrodestra e centrosinistra, e, l`opinione pubblica, che tale scelta violava palesemente una recente sentenza della Corte Costituzionale, andava contro le normative europee e ignorava addirittura la stessa legge regionale sulla caccia. Avevamo avvertito anche che, essendo la fauna selvatica patrimonio indisponibile dello Stato, chi votava a favore si esponeva al rischio di una condanna della Corte dei Conti per danno erariale. Purtroppo non siamo stati ascoltati e ora la Toscana ha fatto davvero una brutta figura. Ricordiamo anche come tale pratica sia eticamente non accettabile: questi animali sono catturati con reti, che spezzano loro zampe e ali, tenuti per mesi al buio, in cantine umide, affinché cantino meglio e più forte al momento opportuno. Sono oltre duecentomila gli esseri viventi che ogni anno in Toscana subiscono questo trattamento. In attesa del nuovo pronunciamento della Corte mi associo a tutte le associazioni nel chiedere alla Regione la sospensione immediata del provvedimento».

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