[31/08/2009] News

Accordo in materia di inquinamento marino: Commissione Ue propone ratifica del protocollo

LIVORNO. La Comunità europea è parte di una serie di accordi regionali in materia di inquinamento marino, come l'accordo di cooperazione di Bonn, la convenzione di Barcellona e la convenzione di Helsinki, che agevolano l'assistenza reciproca e la cooperazione tra gli Stati membri in questo settore nei mari del Nord, Mediterraneo e Baltico. Adesso la Commissione propone di firmare il protocollo aggiuntivo - così come modificato a seguito delle diatribe fra gli Stati - all'accordo di cooperazione per la protezione delle coste e delle acque dell'Atlantico nordorientale contro l'inquinamento (accordo di Lisbona).

Dopo la gravissima marea nera provocata dalla petroliera Aragon al largo delle coste di Madeira nel 1990, il Portogallo ha promosso l'accordo di cooperazione per la protezione delle coste e delle acque dell'Atlantico nordorientale contro l'inquinamento (accordo di Lisbona). L'accordo infatti crea un meccanismo volto a garantire la cooperazione fra le parti contraenti in caso di incidenti di inquinamento marino e le obbliga a elaborare e attuare i propri piani e strutture di emergenza.

L'accordo si applica alla regione nord-orientale dell'Oceano Atlantico, delimitata dai confini esterni della zona economica esclusiva di ogni Stato firmatario e dai confini stabiliti da altri accordi regionali, come l'accordo concernente la cooperazione in materia di lotta contro l'inquinamento del Mare del Nord causato dagli idrocarburi e da altre sostanze pericolose (accordo di Bonn) e la convenzione per la protezione del mare Mediterraneo dall'inquinamento (convenzione di Barcellona).

L'accordo di Lisbona, che è stato firmato il 17 ottobre 1990 dal Portogallo, dalla Spagna, dalla Francia, dal Marocco e dalla Comunità europea, non è stato però ratificato dalla Spagna e dal Marocco a causa di una controversia politica sui confini nel Sahara occidentale. In particolare sulla zona di applicazione dell'accordo indicata dallo stesso accordo (articolo 3, lettera c): "a sud, dal limite meridionale delle acque sottoposte alla sovranità o alla giurisdizione del regno del Marocco").

Successivamente, raggiunta un'intesa fra gli Stati, il protocollo aggiuntivo dell'accordo di Lisbona è stato modificato. E il Portogallo, la Spagna, la Francia e il Marocco lo hanno firmato a Lisbona il 20 maggio 2008. La Comunità è stata invitata a firmarlo insieme alle altre parti contraenti e la  decisione del Consiglio relativa alla firma è stata adottata il 12 dicembre 2008. Il protocollo aggiuntivo è stato cofirmato a nome della Comunità europea dalla presidenza ceca e del capo della rappresentanza della Commissione europea in Portogallo il 25 marzo 2009.

Ecco dunque perché è anche opportuno che la Comunità firmi il protocollo aggiuntivo all'accordo di cooperazione per la protezione delle coste e delle acque dell'Atlantico nordorientale contro l'inquinamento.

Torna all'archivio