[13/12/2010] News

200 milioni di euro della Bei per l'idroelettrico in Val d'Aosta e il fotovoltaico in Piemonte

BRUXELLES . La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha firmato un finanziamento per 200 milioni di euro con la Compagnia valdostana delle acque - Compagnie Valdotaine des Eaux (Cva spa) per il piano di investimenti della società, attiva nel settore idroelettrico, il cui capitale è interamente controllato, attraverso Finaosta, dalla Regione Valle d'Aosta. Si tratta della prima operazione diretta della Bei con la Cva, una società nata nel 2000 e che nel 2001 ha rilevato le centrali idroelettriche dell'Enel in Val d'Aosta.

«Gli investimenti programmati da Cva - spiega la Bei - consistono nella ristrutturazione e potenziamento delle dighe e centrali idroelettriche esistenti, nella costruzione di nuove centrali idroelettriche in Valle d'Aosta e nella realizzazione di una nuova centrale fotovoltaica in Piemonte. Nel complesso, in Valle d'Aosta il piano di sviluppo prevede la realizzazione di cinque centrali idroelettriche, la ristrutturazione di sette centrali e tre dighe esistenti ed il potenziamento di tre centrali idroelettriche e di una diga. Per la Bei, l'operazione rientra nei settori classici di finanziamento di progetti europei nei campi dell'energia e dell'ambiente. Un investimento, quello di Cva, che contribuisce agli obiettivi europei di incremento delle fonti da energia rinnovabile, riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e aumento della sicurezza delle fonti energetiche».

La Cva nasce dalla voglia di autonomia nella gestione della risorsa idrica, «Portata avanti nel corso degli anni dalla Regione, ha come primo atto l'acquisizione, tramite la finanziaria Finaosta, delle centrali idroelettriche rimaste alla società Ilva Centrali Elettriche, subentrata alla Cogne al momento dello scorporo tra l'attività siderurgica e l'attività energetica» Nel 1995 vede la luce "Cva Compagnia Valdostana delle acque" con tre impianti: Champagne 2, Verres e Lillaz. Nel 1996 Cva promuove la costituzione di Idroenergia con 36 imprese locali del settore industriale per la cessione dell'energia prodotta agli operatori economici locali. Nel 1997 acquista dalla regione la centrale di Issimeche apparteneva al gruppo Ilssa Viola di Pont Saint Martin.

Questa acquisizione "locale" ottiene nuovo impulso dalle direttiva di governo orientate alla privatizzazione del mercato e il 19 Aprile 2000 viene sancita l'intesa per la vendita da parte di Enel, dei 25 impianti in Val d'Aosta e viene firmato l'accordo per la costituzione di una società per la distribuzione dell'energia elettrica compartecipata al 51% dall'Enel ed al 49% dalla Regione tramite Finaosta. «Da questa data - spiega Cva - la Valle d'Aosta, prima regione in Italia, diventa autonoma nella gestione delle acque e delle risorse che da esse derivano». L'accordo entra in vigore nel 2001.

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