
[11/09/2009] News toscana
FIRENZE. La giunta regionale ha approvato, su proposta dell'assessore al Turismo Paolo Cocchi, lo stanziamento di 2 milioni di euro in 3 anni (di cui 600.000 per i restanti mesi del 2009) per l'attuazione del progetto speciale di interesse regionale "Toscana turistica sostenibile e competitiva", previsto dal Piano regionale dello sviluppo economico 2006-2010. I fondi, stanziati «su varie linee di intervento e di spesa (Piano regionale di sviluppo economico, Programma regionale di sviluppo e fondi Por)» come recita il comunicato della Regione, saranno «messi a disposizione degli Enti locali per realizzare nelle destinazioni turistiche di aree montane, rurali, termali, costiere e città d'arte interventi integrati e innovativi che si basano sulle modalità di sostenibilità e competitività condivise, a livello europeo, con la rete Necstour».
Il progetto Nectstour, attivo da giugno 2009 e messo in opera in seguito alla Carta di Firenze del 2007, consta di una rete di regioni (tra cui la Catalogna e il distretto Provenza-Alpi-costa Azzurra), imprese, università e gruppi di interesse europei, per un totale di 15 regioni e 21 organismi di sostegno. La finalità dell'iniziativa, ricorda la Regione, è «confrontarsi da un lato sull'analisi e sullo scambio delle buone pratiche, e dall'altro sull'applicazione degli obiettivi di sostenibilità di Agenda 21 nelle regioni e nelle realtà turistiche».
Necstour è caratterizzato da dieci punti focali, che vanno «dalla qualità della vita e del lavoro, all'impatto dei trasporti, alle strategie di destagionalizzazione, dalla tutela attiva del patrimonio culturale e ambientale e dell'identità delle destinazioni alla diminuzione e ottimizzazione delle risorse naturali, in primis dell'acqua, oltre che dei consumi di energia e della gestione dei rifiuti».
Il modus operandi prevede un monitoraggio di cinque indicatori fondamentali («responsabilità sociale e ambientale, qualità della vita delle popolazioni residenti, tutela del patrimonio culturale e ambientale, destagionalizzazione dei flussi turistici e trasporto/mobilità») sull'attività dei comuni interessati ai finanziamenti. Specificatamente per la Toscana, sono previsti interventi «in quattro filoni principali: il potenziamento dell'Osservatorio regionale del turismo sostenibile, la creazione di una rete di destinazioni turistiche per sperimentare il modello operativo elaborato dalla rete Necstour, attività di ricerca e innovazione in questo settore specifico e la promozione della partecipazione, comunicazione e informazione».
Nel commentare l'iniziativa, l'assessore Cocchi ha sostenuto che «è essenziale trovare le condizioni per dare forza e incisività a reti locali di protagonisti del turismo pronti ad impegnarsi nella promozione di adeguati strumenti di concertazione per attuare la pratica del dialogo sociale e della partecipazione e nel rispetto del decalogo della Carta di Firenze per il turismo sostenibile. La Regione Toscana riserva al turismo un'importanza centrale rispetto all'obiettivo di garantire uno sviluppo sostenibile dell'economia ed una sempre maggiore qualità del lavoro».
Anche se i fondi sono tutto sommato limitati e l'iniziativa è ancora ai blocchi di partenza, insomma, è positivo che si verifichi, in questo caso, l'auspicio che costantemente esprimiamo riguardo alla (sacrosanta) distribuzione di finanziamenti o allo stanziamento di fondi di garanzie per le imprese da parte del Pubblico. I fondi sono infatti vincolati all'attuazione di pratiche per la sostenibilità da parte degli enti beneficiari, e questo è uno dei modi più utili per perseguire il triplice obiettivo di sostenere il turismo e la sua fondamentale impronta sull'economia regionale, di incentivare l'occupazione nelle località turistiche (con le conseguenze associate, per quanto attiene alla montagna e alle zone rurali, al contrasto allo spopolamento dei borghi e all'abbandono delle campagne) e di farlo in maniera economicamente sostenibile, ma senza derogare agli obiettivi di sostenibilità dal punto di vista ambientale e sociale, ma anzi ponendoli come elementi centrali della strategia turistica regionale. L'auspicio è naturalmente che si prosegua con sempre più forza sulla strada intrapresa e che gli elementi di sostegno alla sostenibilità (e anche alla partecipazione civica e/o amministrativa) siano introdotti anche in quelle strategie di supporto già attive, ma che non hanno vincoli legati all'attuazione di pratiche per il turismo sostenibile come in questo caso.
Il progetto è interessante anche alla luce della potenziale integrazione con l'iniziativa Medgovernance, che analogamente a questa vede la partecipazione di alcune regioni (tra cui le stesse Catalogna e Provenza) per una politica condivisa nel Mediterraneo settentrionale, e che (oltre allo sviluppo delle autostrade del mare) prevede anche svariati ambiti relativi, almeno potenzialmente, al turismo sostenibile.