[27/04/2011] News

Fukushima. Il ministero delle scienze del Giappone pubblica la mappa delle radiazioni

A Koriyama si toglie la terra contaminata davanti alle scuole

Il ministero della scienza del Giappone ha pubblicato per la prima volta una mappa con la proiezione dei livelli di  radiazioni nei dintorni della  centrale nucleare di Fukushima Daiichi. La mappa mostra la quantità di radiazione annuali cumulative alle quali una persona sarebbe esposta all'aperto con una permanenza di 8 ore al giorno fino all'11 Marzo 2012 e si basa sui dati raccolti fino al  21  aprile in 2.138 punti in prossimità dell'area del terremoto e dello tsunami che hanno colpito la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, comprese le zone entro la zona di esclusione di 20 chilometri intorno all'impianto.

All'inizio del mese la Nuclear safety commission del governo aveva pubblicato una mappa delle radiazioni con una stima cumulativa che riportava solo i dati delle aree al di fuori della zona di esclusione. Solo allora la Commissione ha proposto un piano al governo per invitare i residenti all'interno di zone ad alto livello di radiazioni ad evacuare nel giro di circa un mese. Le zone di evacuazione includono ora aree più lontane di 20 chilometri dalla centrale nucleare, nelle quali l'esposizione annuale alle  radiazioni dovrebbe raggiungere i 20 millisievert o più. Il ministero della scienza dice che i livelli annui stimati sulla carta, sulla base di dati più recenti, sono spesso inferiori a quelli sulla precedente mappa della Commissione. Goshi Hosono, un importante membro della task force nucleare del governo giapponese, ha però spiegato che «E' improbabile che la nuova mappa richiederà un cambiamento delle  zone di evacuazione». Il ministero della scienza ha detto di voler aggiornare sul suo sito web i dati due volte al mese e che ha anche intenzione di pubblicare una mappa dei livelli di radiazione nel suolo.

A proposito di suolo, la città di Koriyama, nella prefettura di Fukushima, ha l'intenzione di rimuovere terriccio contaminato dalle  radiazioni dai cortili delle scuole, per permettere ai bambini di riprendere le attività all'aperto. Koriyama sorge a circa 50 chilometri ad ovest della centrale nucleare di Fukushima Daiichi e a fine settimane inizierà togliendo la parte superficiale del terreno, da uno a due centimetri, dai cortili di 15 scuole elementari e medie e di 13 scuole materne. L'amministrazione cittadina ha detto che comunque, dopo l'operazione consentirà le attività all'aperto nelle scuole solo per un'ora al massimo e dopo che la sicurezza dei cortili sarà confermata da nuove raccolte di dati.

Gli agricoltori di Fukushima hanno protestato a Tokyo davanti alla sede centrale della Tokyo Electric Power Company (Tepco), chiedendo all'impresa che gestisce Fukushima Daiichi di mettere al più presto la centrale sotto controllo e soprattutto di indennizzarli subito. Circa 200 agricoltori e produttori di ortaggi e prodotti caseari provenienti da Fukushima, Chiba, Ibaraki e da altre prefetture hanno partecipato alla protesta esibendo mucche, latte  e verdura, prodotti la cui vendita è vietata a causa della radioattività, ed hanno chiesto indennizzi sufficienti per i danni causati dai divieti. Alcuni funzionari della Tepco si sono scusati con gli agricoltori per aver causato problemi ed hanno assicurato che 'azienda sta cercando di risolvere la crisi e li compenserà con l'aiuto del governo. Intanto in 2 municipalità della prefettura di Fukushima le vendite di latte sono vietate, mentre per spinaci, cavoli e altre verdure a foglia larga il divieto riguarda l'intera prefettura. Secondo una task force istituita dalle  cooperative agricole, il divieto sta costando caro, almeno 530 milioni di yen (circa 6,5 ​​milioni di dollari) anche ai contadini e allevatori della prefettura di Chiba, ad est di Tokyo, dove tra il 4 e il 22 aprile era stata proibita l'esportazione di 6 tipi di verdure. Cessato il divieto le cose non cambiano: nessuno vuole più comprare verdura proveniente da Chiba, nonostante i prezzi siano crollati.

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