[28/04/2011] News

Fukushima. La Tepco rivede (al rialzo) i danni al combustibile nucleare

L’acqua radioattiva verrà smaltita da Areva e dagli statunitensi

La Tokyo Electric Power Company (Tepco)  ha rivisto le sue stime dei danni al combustibile nei reattori 1, 2 e 3, messe in dubbio ieri dalla  Nuclear and industrial safety agency giapponese (Nisa). L'utility ha rivisto i danni stimati al  carburante nel reattore 1 dal 55% al 70%, dicendo che «I livelli di radiazione non sono corretti» ed ha ammesso di aver agito «In modo inappropriato escludendo i danni al carburante inferiori al 5% nei calcoli del rapporto sui danni totali  per i reattori n.2 e n.3». Quindi la Tepco ha rivisto al rialzo le sue stime del combustibile nei reattori 2 e 3 aumentandole di 5 punti ciascuno: ora siamo al 30% per il reattore 1 e al 35% per il reattore 2. La società aveva rilasciato i dati iniziali il 15 marzo, sulla base dei livelli di radiazione nei reattori e nei loro containment vessels. Ma quei dati non tornavano alla Nisa  che aveva portato il disastro di Fukushima al livello 7 della scala Ines, la stessa di Chernobyl, proprio a causa dell'alto  volume di rilascio di sostanze radioattive. La Tepco, dopo l'ennesima brutta figura, si è affrettata a dire che «La stima corretta non influisce sul crisis rating dell'agenzia».

Per quanto riguarda le misteriose perdite di acqua dai reattori, contrordine della Tepco che smentisce quel che aveva detto ieri: «E' improbabile che l'acqua sia fuoriuscita dalla piscina del combustibile esaurito del reattore n.4 dell'impianto nucleare di Fukushima Daiichi». L'acqua viene iniettata nella piscina per  sostituire il liquido che evapora a causa dell'elevata temperatura delle sue 1.535 barre di combustibile esaurito. Nonostante che nella piscina nucleare vengano sversate tra le 140 e le 210 tonnellate di acqua al giorno, la Tepco ha rilevato che il livello della piscina di stoccaggio è tra i 10 e i 40 centimetri inferiore a quel che dovrebbe. Quindi, ieri aveva detto di temere che ci fosse una fuga di acqua radioattiva dovuta ai danni subiti dalla piscina in seguito ad un'esplosione di idrogeno, poi ha rifatto i calcoli ed ora crede che «L'acqua sia evaporata ad un tasso in linea con i calcoli degli esperti». La piscina di stoccaggio dovrebbe (se verrà stabilizzato l'intero edificio) essere rafforzata da luglio.

Fortunatamente sembra stia funzionando l'esperimento di pompare più acqua all'interno del reattore  1 per raffreddare le barre di combustibile e per poterle completamente immergere da luglio di quest'anno. Ieri mattina la Tepco ha aumentato la quantità di acqua iniettata nel reattore  1 da 6 a 10 tonnellate/ora e la temperatura nella parte superiore del reattore oggi era a 107,3 ​​gradi Celsius, in calo di 24,7 gradi. La temperatura nella parte inferiore del reattore era scesa di 12 gradi, fino a 98,5 gradi. Anche la pressione all'interno del containment vessel  sarebbe in calo. La Tepco avvisa però che non sa ancora «Quanto è profonda l'acqua all'interno del container  del reattore, ma nessuna perdita al di fuori dell'edificio del reattore è stata confermata».

Intanto l'azienda che gestisce la disastrata centrale nucleare di Fukushima Daiichi annuncia che a partire da giugno inizierà a  smaltire l'acqua altamente radioattiva che ostacola gli sforzi per riattivare i sistemi di raffreddamento dei reattori. Ieri la Tepco aveva annunciato che avrebbe realizzato il sistema di trattamento per eliminare i materiali radioattivi e che « 87.500 tonnellate di acqua contaminata si sono accumulate nel reattore n. 1 e in  4 reattori». Le previsioni sono che  entro la fine dell'anno il disastro nucleare produrrà almeno 200.000 tonnellate di acqua altamente contaminata, se tutta l'acqua utilizzata per raffreddare i reattori diventerà altamente radioattiva. I programmi della Tepco prevedono di avviare la realizzazione del sistema all'inizio di maggio, per attivarlo a giugno, e che spera di smaltire 1.200 tonnellate di acqua altamente contaminata al giorno.

L'impianto di stoccaggio e trattamento per circa 70.000 tonnellate di acqua altamente radioattiva verrà realizzato insieme ad imprese Usa ed alla francese Areva (fuori gioco quindi i russi che si erano immediatamente proposti) e tratterà l'acqua proveniente dalle gallerie e dagli edifici turbina dei reattori 1, 2 e 3. Il sistema dovrebbe rimuovere le sostanze radioattive dall'acqua e riutilizzarla per raffreddare i reattori. L'acqua contaminata passerà da un "oil filter"  e la densità del materiale radioattivo verrebbe abbattuta utilizzando un minerale chiamato zeolite. Il sale che ne risulta verrebbe poi rimosso dall'acqua in modo che possa essere riutilizzata per raffreddare i reattori. Le scorie radioattive di questo procedimento potrebbero essere stoccate all'interno del complesso nucleare, ma la Tepco sta ancora prendendo in considerazione altri metodi per il loro smaltimento finale.

Intanto, il Consiglio del governo giapponese per la prevenzione dei disastri, composto da ministri ed esperti, che si è riunito per la prima volta il 27 aprile dopo il terremoto/tsunami dell'11 marzo, ha deciso di rivedere drasticamente i suoi piani per affrontare terremoti e tsunami.

Il primo ministro Naoto Kan ha sottolineato «La necessità di esaminare se il Paese sia sufficientemente preparato agli eventi catastrofici».

Katsuyuki Abe, un professore emerito dell'università di Tokyo che fa parte del Consiglio, ha spiegato che «Il terremoto e lo tsunami del mese scorso hanno di gran lunga superato le  stime del governo fatta 5 anni fa. Lo tsunami ha causato danni anche in zone che non erano sulla mappa di pericolosità elaborata dai governi locali».

Il Consiglio ha deciso di istituire un gruppo di esperti che esamini da vicino quel che è successo l'11 marzo e che presenti un rapporto entro 6 mesi sui nuovi metodi di prevedere i danni e su come prepararsi a disastri di dimensioni inaspettate. La relazione servirà come base al governo per la revisione del suo piano per la gestione delle catastrofi e per le misure per affrontare una serie di fortissimi terremoti che si prevedono nel centro e nel sud-ovest del Giappone.

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