[28/04/2011] News

Obama vuole rafforzare la protezione dei corsi d’acqua e delle paludi

L'amministrazione Obama ha annunciato una nuova proposta per garantire acqua pulita e proteggere le risorse idriche americane. Le indicazioni sulle linee del Clean Water Act arrivano dopo anni di confusione, frutto delle politiche privatrizzatrici ed antiambientaliste dell'amministrazione repubblicana di George W. Bush, che hanno  messo a rischio inquinamento e distruzione  milioni di acri di zone umide e la maggioranza dei corsi d'acqua degli Usa.

Il direttore esecutivo del Sierra Club, Michael Brune, è soddisfatto degli impegni presi da Barack Obama: «La proposta di una politica di protezione delle acque avrà di fronte un lungo cammino per aiutare a rendere l'acqua pulita una realtà per le famiglie in tutto il Paese. La mossa di chiarire le protezioni per i piccoli corsi d'acqua e le zone umide sarà particolarmente vantaggiosa, in quanto queste importanti acque forniscono acqua potabile a 117 milioni di americani. Chiarire lo scopo  del Clean Water Act per assicurare la protezione delle acque nazionali è stata una priorità del Sierra Club per quasi un decennio. Dopo anni di perdita delle acque a causa delle politiche a favore inquinatori e sviluppisti, siamo lieti di vedere che molti dei piccoli corsi d'acqua e delle zone umide che forniscono acqua potabile, controllo delle inondazioni, filtrazione e habitat per i pesci e la fauna selvatica, godono di nuovo di chiare protezioni. Gli orientamenti proposti oggi sarebbero conformi sia alla politica federale che alla realtà scientifica: è impossibile tutelare fiumi e laghi a valle senza proteggere i piccoli torrenti e sorgenti che li alimentano. Questa politica contribuirà a garantire che tutti possano godere dell'acqua pulita. Siamo ansiosi di lavorare con l'amministrazione ad una regolamentazione per contribuire a rafforzare e consolidare questa politica. In ultima analisi però, il Congresso deve ripristinare gli scopi del Clean Water Act, come esistevano  prima delle decisioni dei tribunali, per garantire le protezioni storiche ed estese delle nostre acque. Fino a che non ci saranno gli atti del Congresso, alcune acque che offrono vantaggi importanti per le persone e la fauna selvatica sono destinate a rimanere senza protezione»

Sierra Club si riferisce ad alcune interpretazione delle decisioni della Corte Suprema che hanno portato nel 2003 e nel 2008 a negare l'applicazione delle protezioni previste dal  Clean Water Act ai corsi d'acqua intermittenti  e stagionale e alle zone umide. Queste decisioni politiche chiedono alle agenzie federali di esaminare ogni singolo tratto di un ruscello, e dimostrare che ognuno, isolatamente, intacca la salute dei fiumi e laghi e delle acque costiere.

Sierra Club dice che «Ignorano la decisione del "language in Justice Kennedy's" secondo la quale in realtà i piccoli corsi d'acqua e le zone umide all'interno di uno spartiacque determinano collettivamente la salute delle acque navigabili a valle. Come risultato, dal 2003, la politica federale non ha chiaramente protetto queste acque, e alcune sono state  inquinate  da sversamenti di petrolio e scarichi di rifiuti, mentre altre sono state riempite, in modo da consentire un nuovo sviluppo».

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