[02/05/2011] News toscana

Scolmatore d'Arno: cambiano le priorità. Ci guadagna Pisa e ci rimettono Livorno (e l'ambiente?)

Le risorse economiche sempre più scarse per gli interventi pubblici infrastrutturali hanno determinato un cambio di programma anche per lo Scolmatore d'Arno. Questo è quanto emerge dal tavolo di confronto convocato dall'assessore regionale alle infrastrutture Luca Ceccobao, a cui hanno partecipato le province, i comuni, le Camere di Commercio di Pisa e Livorno, il comune di Collesalvetti, l'Autorità Portuale di Livorno, l'Ente Parco San Rossore, l'Interporto Vespucci, l'Autorità di Bacino del fiume Arno.

Il punto di partenza della discussione - informano dalla provincia di Pisa - è sempre l'Accordo di Programma del novembre 2009 che vede come obiettivi principali per lo Scolmatore, l'adeguamento idraulico e la navigabilità, ma vista la "rimodulazione" delle risorse a disposizione gli interventi sono stati riprogrammati. «La foce armata dello Scolmatore e lo sbocco a mare diretto dei Navicelli, che nella prima ipotesi di accordo erano previste solo nel secondo lotto e con finanziamenti da reperire, sono ora opere individuate tra le priorità e con una larga parte di risorse già individuata- hanno dichiarato il presidente della provincia di Pisa Andrea Pieroni e l'assessore alla difesa del suolo Valter Picchi- La precedente intesa prevedeva come finalità, da una parte, quella di rendere il canale un'idrovia percorribile da imbarcazioni e chiatte di grandi dimensioni, così da favorire le relazioni commerciali tra porto di Livorno, interporto di Guasticce e autoparco; e, dall'altra, quella di potenziare la capacità idraulica a beneficio della salvaguardia del territorio pisano dalle piene di Arno ed Era».

Quindi l'intervento (lo Scolmatore doveva essere reso navigabile per circa 10 chilometri, nel tratto dall'innesto del canale dei Navicelli all'altezza del porto di Livorno fino all'interporto) avrebbe dovuto portare vantaggi economico-commerciali per l'area livornese insieme a vantaggi ambientali dato che la via d'acqua doveva essere utilizzata per il trasporto delle merci. Per il territorio pisano il vantaggio dell'intervento previsto era la riduzione del rischio idraulico. Il nuovo progetto si concentra, almeno per ora, sul rischio idraulico perdendo parte della sua strategicità complessiva.

«La nuova programmazione sposta l'asse sul versante degli interessi pisani - hanno aggiunto Pieroni e Picchi- Infatti, nel confermare l'obiettivo principale di una maggiore sicurezza idraulica, l'aver inserito come priorità la foce armata e lo sbocco a mare diretto dei Navicelli, sostituendo di fatto nella programmazione il proposito della navigabilità legato alle infrastrutture livornesi, mette in primo piano le prospettive della nautica, che hanno sempre individuato queste opere come essenziali per un'ulteriore salto di qualità». Per la provincia di Pisa, lo sbocco a mare diretto per i Navicelli (e non attraverso il Porto di Livorno come avviene attualmente) rappresenta infatti un tassello determinante del "circuito delle vie d'acqua" che dovrà unire Porto di Marina, Incile, Darsena, Navicelli e Scolmatore, consentendo al settore della nautica, oltre che al comparto turistico, interessanti prospettive di sviluppo.

Abbandonato quindi, almeno per ora, l'obiettivo della navigabilità dato che lo Scolmatore sarà navigabile solo nella parte finale (dalle porte vinciane di ingresso nella Darsena di Livorno sino al mare), portando i fondali a un'altezza di -3,5 metri. In questo modo si innalzerebbe tra l'altro la capacità dello Scolmatore di far defluire le acque da 500 a 900 metri cubi al secondo, con benefici in caso di forti piene per la città di Pisa.

Per quanto riguarda i costi di intervento, per la realizzazione delle opere idrauliche e della foce armata si stimano necessari circa 65 milioni di euro, che dovranno essere messi a disposizione dalla Regione e dagli altri enti interessati, con uno stanziamento già disponibile di 55 milioni. «Per rispettare il livello dell'impegno economico della precedente intesa viene garantito da parte della Regione stessa, sempre nell'ambito delle intese sui grandi progetti per la mobilità, il finanziamento del People Mover per il collegamento aeroporto Galilei-stazione ferroviaria di Pisa» hanno concluso Pieroni e Picchi.

 

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