[03/05/2011] News

Per il biologico è boom planetario

Il successo del settore biologico è ormai globale. Secondo l'Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) il giro d'affari nel 2010 ha toccato la soglia dei 55 miliardi di dollari complessivi. Solo in Europa il "bio" vale 18 miliardi di euro l'anno, di cui oltre 2 miliardi "prodotti" in Italia. Il dato risalta ancor di più perché il settore dell'alimentazione tradizionale è in fase di ristagno. Le motivazioni di questo boom sono dovute ad una maggiore attenzione dei consumatori verso il mangiare sano e "pulito" e anche ad un maggiore interesse dei media. In questo contesto gli "appetiti" si stuzzicano e le vie facili per arrivare al biologico o spacciarlo come tale si moltiplicano, quindi è bene che anche i controlli diventino più estesi e attenti. «In Italia il biologico continua la sua corsa inarrestabile -ha commentato la Confederazione italiana agricoltura- Dopo l'incremento dell'11,6 per cento messo a segno nel 2010, si assesta al più 13 per cento nei primi due mesi del 2011. Ma se a trainare la crescita sono ancora una volta pasta e riso (più 68,8 per cento) e latte e formaggi (più 20,7 per cento), comincia a consolidarsi anche il consumo di ortofrutta "bio": nel primo bimestre, infatti, il segmento guadagna quasi il 12 per cento, con un peso sul totale degli acquisti di biologico pari al 23 per cento».

Ma la vera notizia è il "sorpasso" della frutta e verdura "bio" rispetto a quella cosiddetta convenzionale come informano dalla Cia«A livello tendenziale i consumi di patate biologiche sono cresciuti tra gennaio e febbraio del 17,2 per cento rispetto al più 4,3 per cento di quelli "normali"; i finocchi "bio" sono aumentati del 32,4 per cento contro l'1,4 per cento dei convenzionali» solo per fare degli esempi e lo stesso vale per la frutta. Questo exploit del biologico è dovuto anche alla sua presenza nelle catene della Gdo (Grande distribuzione), supermercati, ipermercati ma anche discount.  «Il bio-consumo, comunque, non è solo quello domestico. Cresce la presenza di ristoranti con menù biologico (più 24 per cento), di agriturismi (più 11 per cento) e di mense scolastiche (più 10 per cento)» hanno concluso dalla Cia

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