[05/05/2011] News toscana

Il No alla stazione ecologica (sic!) di Firenze mette d'accordo destra e sinistra

La replica di Ornella De Zordo

Non parliamo di termovalorizzatori. Né tantomeno di discariche. O pirogassificatori. O dissociatori molecolari. No: parliamo di un centro di raccolta a disposizione dei cittadini. Come quelli che troviamo in tante città italiane e che permettono agli abitanti di incrementare la raccolta differenziata e soprattutto di conferire le tipologie di rifiuti che, per composizione o dimensioni, non sono compatibili con la raccolta dei rifiuti urbani presente sul territorio...

Nel comune di Firenze l'unica stazione ecologica a disposizione degli utenti di Quadrifoglio è a San Donnino, area dove si trova l'ex inceneritore, zona nord della città. Un po' lontana dal Campo di Marte, da Coverciano, da Gavinana, etc., quadrante sud della città (povero di impianti rispetto alla parte opposta della città, a nord, che si affaccia lungo al direttrice della Piana verso Prato, oggetto di dirompenti discussioni tra sindaci e governatore su pista parallela e impianto di incenerimento rifiuti con recupero energetico).

Di qua tutto. Di là, poco o niente! Nemmeno un'area attrezzata per permettere a cittadini attenti e corretti (e sono moltissimi) di consegnare liberamente tutti quei rifiuti pericolosi o ingombranti di cui devono disfarsi. In realtà l'idea c'era ed era condivisa dal consiglio di Quartiere: al Guarlone, recuperando un'area e attrezzandola architettonicamente e funzionalmente come isola ecologica, come ecostazione, come centro di raccolta: chiamatelo come volete, il senso d'uso sarebbe stato quello.

Ma un anno fa, dopo l'accordo tra amministrazione comunale e l'azienda di gestione per la presa in comodato d'uso dell'area dove realizzare l'ecostazione, la consigliera comunale Ornella De Zordo, del gruppo "Un'altra Città" , fu la prima ad accendere i riflettori sul progetto del centro di raccolta rifiuti al Guarlone : "...manteniamo fermamente la convinzione ben ragionata che la scelta della localizzazione del Centro di raccolta rifiuti al Guarlone sia un errore. Si tratta di un'area di particolare interesse paesistico e ambientale.....nel terreno prescelto come deposito rifiuti urbani oggi c'è un uliveto, che verrebbe sacrificato per costruire un mega-impianto, comprensivo di deposito veicoli e vasche di trattamento..." furono le parole della consigliera il 17 maggio 2010.

A leggere quelle parole non si capisce se la consigliera parlasse di una discarica, di un depuratore per percolato o di un impianto di stoccaggio e selezione rifiuti. Altro che ecostazione e deposito automezzi!

Ma un anno dopo i dubbi li scioglie definitivamente l'altra opposizione, che su un quotidiano in edicola oggi si dice soddisfatta della decisione dell'azienda di gestione (Quadrifoglio) che ha comunicato alla direzione Patrimonio immobiliare del Comune di Firenze il recesso anticipato sull'assegnazione dell'area in comodato. "Discarica del Guarlone, dietrofront del comune" titola il quotidiano fiorentino. Allora era di una discarica (sic!) che si parlava, secondo Il Giornale della Toscana....

Se l'area prescelta non è idonea ("...manca totalmente la programmazione nell'amministrare la città... si va a realizzare una struttura come questa davanti alla porta di casa di chi abita in periferia..." sono state le parole del capogruppo PdL in consiglio comunale, Giovanni Galli, riferendosi ad una mozione dell'opposizione contraria alla realizzazione dell'ecostazione), resta da capire quali possono essere le alternative per i Quartieri 2 e 3 di Firenze al fine di dotare anche l'area sud della città - e gli abitanti che lì risiedono - di un luogo dove portare particolari rifiuti che, una volta presi in consegna, sarebbero inviati al corretto e controllato smaltimento, evitando i continui abbandoni in aree verdi e strade cittadine (che spesso gli stessi "attori consiliari" suddetti denunciano pubblicamente). Ma da Ornella De Zordo e Giovanni Galli nessuna indicazione sulla possibile alternativa. Non è compito loro: devono pensare ai prossimi "no!".

In merito a quanto scritto in questo articolo, Ornella De Zordo così replica:

in merito all'articolo non firmato pubblicato dal vostro giornale il 5 maggio scorso con il titolo "Il No alla stazione ecologica (sic!) di Firenze mette d'accordo destra e sinistra". Nel pezzo le posizioni della lista di cittadinanza perUnaltracittà, da me rappresentata in consiglio comunale, vengono tradotte come incapaci di produrre idee e proposte alternative, figlie di una "cultura del no" massimalista e pregiudiziale. Niente di più lontano dalla realtà. Il nostro lavoro, di opposizione, da sinistra, della maggioranza guidata dal sindaco Matteo Renzi, critica l'amministrazione concretamente, basandosi su buone pratiche, analisi, ricerche prodotte da cittadini, comitati, esperti ed organizzazioni impegnate alla definizione di una società capace di superare quello stesso sistema sviluppista promosso invece dall'attuale amministrazione. In questo senso abbiamo stabilito, ma solo per citarne alcune, collaborazioni e scambi proficui con l'Associazione Comuni Virtuosi, le campagne Sbilanciamoci e quella Stop al consumo di territorio, la Rete toscana per la difesa del territorio, la Rete nazionale Rifiuti Zero.

Le ricordo che il Comune di Firenze non è un comune virtuoso nella gestione dei rifiuti. Basti pensare che la raccolta differenziata è ferma ancora al 40%. Inoltre l'amministrazione comunale vuole a tutti i costi la costruzione dell'inceneritore della Piana - pericoloso per la salute, dispendioso economicamente ed obsoleto tecnologicamente - nonostante tutte le evidenze scientifiche dimostrino come l'adozione di una strategia Rifiuti Zero, da noi auspicata e promossa sin dalla nostra nascita nel 2004, sia risolutiva per una gestione ecologica e virtuosa dei rifiuti, perché si incide positivamente sugli stili di vita dei cittadini e sulle politiche commerciali e industriali della città nel suo complesso. Invece la giunta comunale, in pieno accordo con Quadrifoglio, si rifiuta di allargare la raccolta porta a porta nonostante gli ottimi risultati delle sperimentazioni, ad esempio nei Quartieri 1 e 5.

Questo ragionamento è utile per giungere finalmente al merito della questione, ovvero la presenza o meno di un Centro riciclaggio rifiuti urbani a Firenze sud. PerUnaltracittà riconosce il suo valore all'interno del territorio (ce ne fossero di più!) ma si è espressa contro "quello" specifico progetto di realizzazione semplicemente perché nei programmi di Comune e Quadrifoglio sarebbero andati distrutti 7.000 mq di uliveto ai confini del Parco del Mensola, una delle poche zone residue fiorentine destinate a terreno agricolo in una zona di notevole pregio ambientale; proprio un esempio di quel "consumo di territorio" che a parole l'Amministrazione avversa e nonostante la presenza in città, anche nei dintorni di Ceverciano, di varie aree dismesse da recuperare (basta saper leggere la mappa del territorio per rendersene conto). Per noi è una giusta motivazione per dire il nostro no. Noi avverseremo sempre la politica che improvvisa soluzioni, facendo danni come in questo caso. Sì alle isole ecologiche quindi, ma come un tassello di una strategia più ampia verso i Rifiuti zero e nel rispetto dell'ecosistema esistente.

Per questo nel maggio del 2010 interrogammo la giunta proprio sulla vicenda del Centro rifiuti del Guarlone. Lo facemmo per stimolare un dibattito, ma soprattutto per avviare la ricerca di una nuova collocazione dell'ecostazione. Chiedevamo infatti di valutare la sua costruzione in aree alternative - da recuperare, magari con destinazione industriale - di cui il territorio in questione è ricco. Non fu fatto all'epoca e oggi, maggio 2011, Quadrifoglio e Comune dimostrano, con la rinuncia al progetto, di aver perso l'ultimo anno in inutili chiacchiere. Ci auguriamo che quanto prima si trovi un luogo alternativo per un servizio importante per i cittadini di Firenze sud, ai quali comunque è rimasto un polmone verde ancora ben radicato nel loro territorio.

Grazie per l'attenzione dedicata a questo breve testo di replica che le permetterà di arricchire e completare la notizia da voi pubblicata sul sito Greenreport.it

Ornella De Zordo

Bene, prendiamo atto della posizione della consigliera De Zordo e ci auguriamo di poter leggere presto una proposta precisa del gruppo consiliare Unaltracittà  circa l' ubicazione della nuova ecostazione mediana tra il Quartiere 2 ed il Quartiere 3 di Firenze ( o ancor meglio, di due distinti centri di raccolta). Che, beninteso, al di là della percentuale di RD raggiunta nel comune di Firenze (44,90%), servono ora e adesso, poiché anche laddove è in essere il "porta a porta" esteso, questo tipo di struttura è indispensabile. Attendiamo fiduciosi.

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