
[06/05/2011] News
La Grecia continua a essere riconosciuta come zona protetta esposta a particolari rischi in campo fitosanitario con riguardo al Dendroctonus micans Kugelan, al Gilpinia hercyniae (Hartig), al Gonipterus scutellatus Gyll., all'Ips amitinus Eichhof, Ips cembrae Heer e all'Ips duplicatus Sahlberg per altri tre anni. Mentre non lo è più per il virus Citrus tristeza.
La Spagna continua a essere riconosciuta come zona protetta nei confronti dell'Erwinia amylovora, e la Repubblica ceca, talune regioni della Francia (Alsazia, Champagne-Ardenne e Lorena) e una regione dell'Italia (Basilicata) nei confronti del Grapevine. Mentre la Sardegna viene riconosciuta quale zona protetta nei confronti del Grapevine flavescence dorée Mlo per un periodo di tre anni.
Quindi, l'UE modifica il regolamento relativo al riconoscimento di zone protette esposte a particolari rischi in campo fitosanitario nella Comunità. Proprio perché alcune zone devono essere eliminare dall'apposito elenco e a altre devono esserne inserite.
La produzione vegetale e lo stesso rendimento della produzione è costantemente compromesso dagli organismi nocivi (ossia "i nemici dei vegetali o dei prodotti vegetali, che appartengono al regno animale o vegetale, o si presentano sotto forma di virus, di micoplasmi o di altri agenti patogeni"). Organismi che possono essere combattuti anche con i fitosanitari, antiparassiti per le piante utilizzati soprattutto in agricoltura, ma che posso comportare effetti nocivi sull'ambiente e sulla salute umana.
Per arginare questo pericolo l'Ue ha introdotto un "regime fitosanitario" costituito da elenchi di prodotti che dopo accurate analisi possono essere autorizzati all'immissione in commercio e da zone protette. Ossia aree dove non sono insediati organismi nocivi (nonostante le condizioni siano favorevoli per il loro insediamento e pur non avendo carattere endemico) o dove esiste soltanto il pericolo di insediamento di virus, micoplasmi o di altri agenti patogeni in quanto le condizioni ecologiche sono favorevoli e lo sono per determinati vegetali.
Così, alcuni Stati membri o alcune zone di Stati membri sono riconosciuti quali zone protette nei confronti di determinati organismi nocivi. In taluni casi il riconoscimento viene concesso in modo temporaneo poiché le informazioni complete e necessarie a dimostrare l'assenza dell'organismo nocivo non sono state fornite oppure non si sono conclusi gli sforzi volti a "eradicare" tale organismo. Dunque, il riconoscimento temporaneo dovrebbe essere esteso in via eccezionale per un periodo limitato, affinché gli Stati possano disporre del tempo aggiuntivo necessario a presentare informazioni.
Solo quando gli Stati membri interessati forniscano le informazioni necessarie, le zone possono essere riconosciute come zone protette in modo permanente. Mentre nel caso in cui la presenza dell'organismi nocivi subentra nella zona (nonostante gli sforzi compiuti per eliminarlo) la zona non dovrebbe più essere riconosciuta come protetta.
Per esempio, l'intero territorio della Grecia era stato riconosciuto quale zona protetta nei confronti del virus Citrus tristeza (ceppi europei). Però nella relazione annuale 2010 sull'indagine ufficiale effettuata onde accertare la presenza di tale organismo nocivo, la Grecia riferisce di 104 alberi risultati positivi al test relativo all'organismo nocivo in questione nella prefettura di Argolida malgrado le misure di eradicazione adottate. Presenza confermata anche dagli esperti della Commissione durante il sopralluogo in Grecia dal 24 al 31 gennaio 2011 almeno negli ultimi tre anni. Di conseguenza il virus Citrus tristeza (ceppi europei) èconsiderato come radicato nella conseguentemente la prefettura di Argolida non è più riconosciuta come zona protetta nei confronti di tale organismo nocivo.
Al contrario,l'Italia ha chiesto che la regione Sardegna sia riconosciuta come zona protetta nei confronti dell'organismo nocivo Grapevine flavescence dorée MLO. Sulla base di indagini svolte tra il 2004 ed il 2010 l'Italia ha presentato le prove del fatto che l'organismo nocivo in questione non è presente nella regione Sardegna, malgrado le condizioni favorevoli al suo insediamento in tale territorio. Ma dato che dovranno essere effettuate ulteriori indagini monitorate da esperti sotto il controllo della Commissione la Sardegna è designata come zona protetta per tre anni.