[09/05/2011] News

Egadi: ecco l’osservatorio della foca monaca

Il sette maggio vedere 50 persone, tra cui bambini, gente di Marettimo Levanzo e Favignana, gente proprietaria di case o turisti, anche stranieri, rimboccarsi le maniche e ripulire un promontorio come quello di punta troia a Marittimo è cosa difficile da pensare. Ma il tutto è realmente accaduto, riempiendo le barche degli amici marettimari giovanni e Filippo di rifiuti, portati dalle mareggiate invernali e dalla incuria dell'uomo. L'applauso finale che spontaneamente e semplicemente ci siamo fatti a vicenda, ringraziando la natura, con il cuore pieno di una esperienza emotivamente importante, quella di far del bene.

La sera in paese si è svolta, nella spontaneità tipica della comunità di marettimo, una sagra di pesce arrosto e di pane, accompagnato da buon vino e musica siciliana.

Il sette è stato il giorno dell'inaugurazione del castello di punta Troia appena restaurato da parte del Comune di Favignana, alla presenza di autorità come il Sindaco e il Prefetto di Trapani, organizzata dall'associazione culturale Marittimo di Vito Vaccaro e tanti volontari che hanno reso questa giornata indimenticabile. Il castello, di cui i primi cenni si hanno intorno all'anno 850 d.c., è simbolo culturale di questa magnifica isola incastonata nel mare turchino.

All'interno, oltre alla zona museale, vi sarà l'Osservatorio della Foca Monaca, progetto dell'Area marina protetta Isole Egadi, animale una volta presente in tutto il bacino Mediterraneo, ad oggi ne resistono piccole comunità sparse a macchia di leopardo. L'isola di Marittimo è stata oggetto di diversi avvistamenti di più esemplari di questo mammifero in via di estinzione. Per di più, l'isola, grazie alla presenza di diverse grotte e la tranquillità del suo mare, fuori dai flussi commerciali in quasi tutto l'arco dell'anno è stata votata come zona di riproduzione. L'osservatorio, situato su di una falesia a picco sul mare a più di cento metri di altezza, è il luogo ideale per l'avvistamento di questo misterioso animale e il suo studio. Adesso la sfida è far vivere questo luogo in altre vesti, non più presidio di avvistamento delle invasioni saracene e normanne, ma luogo ideologicamente al centro del Mediterraneo, in quelle che furono per i fenici nell'antichità le prime colonne d'ercole, oggi saranno un faro per la salvaguardia dell'ambiente e della pace.

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