[10/05/2011] News

Il viaggio delle vecchie scorie nucleari italiane da Saluggia a La Hague. Rna: «Previsti altri 6 treni»

Dopo gli scontri con i manifestanti italiani, che accusano le forze dell'ordine di averli brutalmente repressi e di aver sequestrato documenti di identità poi non restituiti, il treno che trasporta combustibile esausto italiano di Saluggia, altamente radioattivo, dopo una sosta alle 7,30 alla stazione di Versailles Chantier (nella foto), mentre scriviamo ha raggiunto il terminal ferroviario di Valognes (Manche), la sua destinazione finale è l'impianto per il plutonio di La Hague.

In Francia il convoglio nucleare ha attraversato 12 dipartimenti (Savoie, Ain, Saône-et-Loire, Côte-d'Or, Yonne, Seine-et-Marne, Essonne, Val-de-Marne, Yvelines, Eure, Calvados e Manche), percorrendo ancora una volta durante le ore di punta la "Rer" nella région parisienne. Una volta giunte a Valognes, le scorie italiane saranno caricate su camion e portate all'impianto di Areva di La Hague, per essere, secondo il termine utilizzato dal colosso nucleare francese, "traités".

Dopo il trattamento, dovrebbero ritornare in Italia, probabilmente tra il 2020 e il 2025, ma nessuno sa che farne quando i francesi ci restituiranno le scorie "trattate" e soprattutto nessuno sa dove metterle.

Sulla sua pagina Facebook Rete nazionale antinucleare (Rna) annuncia battaglia: «La prossima volta anche se si tratta di 48 h o 3 giorni di allerta/preavvisi... organizziamo fin da ora pullman, va coinvolta Alessandria, va consentito a tutti tra i residenti dei comuni interessati dal tracciato del treno (ne passeranno altri 6... ) di unirsi ai presidi determinanti».
Le azioni e il controllo del treno nucleare sono state effettuate in Italia da Rna e in Francia da Réseau "Sortir du nucléaire" e dal sindacato Sud-Rail.

Le tre organizzazioni in un comunicato congiunto avevano già evidenziato che «Areva si è vista obbligata a confermare che un trasporto di combustibile esausto proveniente dall'Italia era in preparazione; Siamo stati informati che sarebbero due container di combustibile esausto che sarebbero trasportati».

Poi erano state annunciate diverse iniziative lungo il tragitto in Italia e in Francia, con concentramenti nella notte a Chivasso, Avigliana e a Vercelli. Ad Avigliana almeno 200 manifestanti, fra i quali anche aderenti al movimento No-Tav, hanno cercato di bloccare il transito del treno carico di scorie.

I manifestanti in Italia e Francia accusano Areva e il governo italiano di aver violato norme e leggi europee ma anche nazionali e regionali sull'informazione dei sindaci e degli abitanti dei comuni interessati dal passaggio delle scorie. Su questo c'è anche un ricorso al Tar presentato da Movimento 5 Stelle, Pro Natura e Comune di Villar Finocchiardo, appoggiato da Federazione della Sinistra, Legambiente e da altre associazioni.

Anche il Francia la violazione dei "droits d'alerte" è al centro di una denuncia presentata dai ferrovieri di Sud-Rail, che fa parte del Comité d'hygiène, de sécurité et des conditions de travail. Il droit d'alerte, un diritto riconosciuto ai lavoratori francesi, è sancito dal Code du travail ai membri del Comité d'hygiène et de sécurité di un'impresa e permette loro di prendere l'iniziativa di informare i lavoratori dei pericoli che minacciano la loro sicurezza. Un diritto negato dal mistero che circonda i treni nucleari che attraversano aree anche densamente abitate.

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