
[11/05/2011] News
Radiazioni e temperature non calano
E' passato quasi un mese da quando la Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha annunciato il suo piano per mettere sotto controllo la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, ma quel piano ha incontrato crescenti difficoltà e sembra sfarinarsi davanti alla situazione reale nell'impianto atomico.
Il 17 aprile la Tepco ha annunciato 51 misure da attuare nel corso di 3 mesi per arrivare il primo stadio della messa in sicurezza. Le attività più importanti riguardano il raffreddamento dei reattori, compreso il pompaggio di acqua nelle strutture, l'iniezione di azoto e di acqua nei containment vessels per impedire nuove esplosioni di idrogeno così come uno studio sulla possibile installazione di scambiatori di calore.
I "liquidatori" sono finalmente riusciti ad entrare nell'edificio del reattore 1 e si preparano a iniettare acqua nel containment vessel e ieri hanno iniziato a calibrare i water gauges ed è stato elaborato un piano per installare uno scambiatore di calore. Ma negli altri reattori danneggiati, ad esclusione del pompaggio di acqua, non è stata ancora attuata nessuna di queste misure. Inoltre gli alti livelli di radiazioni rilevate all'interno dell'edificio del reattore 1 potrebbero costringere la Tepco a cambiare il suo già pericolante piano di lavoro.
Le difficoltà sono evidenti, tanto che oggi gli stessi media giapponesi scrivono che, a 2 mesi dal terremoto/tsunami e dall'inizio del disastro nucleare, non si vede una chiara strategia per contenere il problema nucleare di Fukushima Daiichi.
Ieri 9 "liquidatori" hanno cominciato a lavorare per garantire il raffreddamento stabile del reattore1 e per riempire di acqua il containment vessels. Ma anche qui ci sono grossi problemi: la Tepco sperava che le "stuoie" antiradiazioni al piombo piazzate nell'edificio del reattore 1 riducessero l'esposizione alle radiazioni tra i 7 e i 12 millisievert all'ora registrate il 9 maggio, ma oggi dice che le "stuoie" «Hanno ridotto le radiazioni solo di circa il 10», quindi deve capire «Come proteggere i lavoratori dall'esposizione».
Intanto, dai primi giorni di maggio la temperatura è in aumento nella struttura del reattore 3 e la Tepco informa che «Il lavoro di pompaggio dell'acqua per raffreddare il reattore potrebbe essere insufficiente», l'unico rimedio potrebbe essere l'installazione di nuove tubazioni collegate al reattore che potrebbero immettere altra acqua già da domani.
Il problema è che la Tepco ha rilevato «Alti livelli di materiale radioattivo nella piscina del combustibile esaurito del reattore n. 3 presso l'impianto». Il campione di acqua preso dalla piscina l'8 maggio conteneva 140.000 becquerel di cesio-134, 150.000 becquerel di cesio-137 e 11.000 becquerel di iodio-131 per centimetro cubo. Nessuna di queste sostanze erano state rilevate durante un'ispezione effettuata il 2 marzo, 9 giorni prima del terremoto/tsunami. I livelli di radiazioni rilevati sono quasi identici a quelli rilevati ad aprile nei campioni di acqua della piscina del combustibile del reattore 2.
Secondo la Tepco «Queste sostanze possono provenire dalle barre di combustibile nel reattore danneggiato piuttosto che dalle barre di combustibile esaurito danneggiato nella piscina, perché è stato rilevato lo iodio radioattivo, che ha una breve emivita». Sostanze radioattive come lo iodio vengono prodotte dopo la fissione nucleare all'interno di un reattore.
L'azienda ipotizza che le sostanze radioattive siano finite nella piscina insieme ai detriti dell'esplosione.
In effetti un video girato nell'edificio dalla piscina del reattore 3 mostra macerie che sarebbero stati prodotti dall'esplosione di idrogeno, che sono sparsi in tutto l'edificio del reattore.
Il piano degli efficienti giapponesi fa acqua (radiattiva) da tutte le parti e i "liquidatori" sembrano procedere a tentoni, accumulando ritardi su ritardi e riscrivendo ad ogni passo le "certezze" tecniche che la Tepco aveva messo nero su bianco sui suoi documenti. Quello che è certo, a due mesi dal terremoto/tsunami, che ci vorrà molto di più del previsto per mettere sotto controllo un disastro nucleare che sembra uno "mutaforma" di qualche manga giapponese, quanto ci vorrà, nonostante i piani e gli eroici "liquidatori", nessuno lo sa davvero.