[19/05/2011] News

I vescovi di Inghilterra e Galles reintroducono il venerdì "magro", gli induisti applaudono

La recente Catholic bishops' conference of England and Wales (Cbcew - Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles), tenutasi a Leeds dal 9 al 12 maggio, ha ristabilito «La pratica della penitenza del venerdì nella vita dei fedeli come un segno chiaro e distintivo della propria identità cattolica». La Cbcew è presieduta dall'arcivescovo di Westminster Vincent Nichols, mentre il suo segretario generale è Marcus Stock. L'anno di testimonianza comune prenderà il via da venerdì 16 Settembre, 2011, il giorno che per la Chiesa di Inghilterra e Galles segna l'anniversario della visita di Papa Benedetto XVI nel Regno Unito.

Nella risoluzione della Cbcew si legge che «I Vescovi hanno deciso di ristabilire la pratica che ciò debba essere soddisfatta dell'astensione dalla carne. Coloro che non possono scegliere di non mangiare la carne parte delle loro dieta normale, dovrebbero astenersi da qualche altro cibo che condividono regolarmente».

Per questa forte riproposizione dell'astensione dal consumo di carne il venerdi, ai vescovi cattolici inglesi e gallesi sono subito arrivati complimenti probabilmente inattesi, quali quelli degli induisti.
Rajan Zed, presidente dell'Universal society of hinduism, che ha sede negli Usa, ha detto che «L'astensione dalla carne, oltre ad essere un bene per motivi etici e sanitari, contribuirebbe anche a ridurre le emissioni di gas serra», ma Zed chiede ai cattolici: «Perché limitarla solo in Inghilterra e nel Galles? Essendo legge della Chiesa, Papa Benedetto XVI dovrebbe emanare una direttiva perché il venerdì di magro sia seguito in tutto il mondo da ogni cattolico».

Rajan Zed ne approfitta per fare un po' di propaganda all'induismo sottolineando che «promuove il vegetarianismo stretto insistendo sull'ahimsa (non danneggiare le creature viventi) e sul non uccidere e rinunciando alla macellazione degli animali e a mangiare carne. Suggerisce di prendere sattvik (ortaggi, frutta, ecc) ed evitare rajasik (uova, ecc) e cibi tamasik (carne, intossicanti, ecc)».
Zed sostiene che nell'induismo esiste un'ampia tutela della vita e l'ahimsa è un comandamento, «Tutte le principali religioni del mondo si oppongono ad uccidere».

Bisognerebbe dirlo anche ai fanatici induisti che massacrano i cristiani in India, a quelli che si scontrano mortalmente con i musulmani, ai musulmani che fanno altrettanto con gli induisti e i cristiani e i loro correligionari "eretici" in Pakistan ed ai cristiani che massacrano i musulmani in Nigeria per ritorsione.

Comunque va dato atto a Zed di aver messo tutto il suo peso (in Gran Bretagna gli induisti non sono pochi) per sostenere il Meat-Free Monday movement promosso da Sir Paul McCartney, che punta a persuadere l'opinione pubblica britannica a diventare vegetariana una volta alla settimana, per rallentare il global warming. Secondo il presidente dell'Univesal society of induismo, «Dato che mangiare meno carne aiuterebbe l'ambiente, le religioni e le celebrità dovrebbe dare il loro sostegno a rimanere lontani dalla carne almeno una volta alla settimana, contribuendo così ad un mondo più sano».

Certo l'alleanza "vegetariana" tra cattolici ed induisti potrebbe avere un forte impatto: il cattolicesimo è la più grande confessione cristiana, mentre l'induismo vanta di essere la più antica (e la terza) religione del mondo, con circa un miliardo di fedeli e il moksh (liberazione) è il suo obiettivo finale.

L'Universal society of hinduism ha anche un Global Council on Environment che si basa sul motto "Preservare, proteggere e migliorare l'universo intorno a noi" e che dichiara di cercare di «Mobilitare l'opinione pubblica mondiale e aumentare la consapevolezza sui temi riguardanti l'ambiente, comprese le loro tutela, conservazione, protezione, economia, storia, cure, scienze, sostenibilità, etica, diritto, pianificazione, gestione, ingegneria, giustizia, ecc; ecologia, riscaldamento globale, ozono, sviluppo sostenibile, inquinamento, cambiamenti climatici, qualità delle acque, qualità dell'aria indoor, biodiversità, desertificazione, migrazione delle specie, perdite di petrolio, piogge acide, rifiuti pericolosi, diversità biologica, ecc».

Il Consiglio globale per l'ambiente induista sottolinea che «I sostenitori della conservazione delle risorse naturali, favoriscono l'integrazione delle considerazioni ambientali nelle attività di sviluppo e l'adozione di uno stile di vita più sostenibile, mirano a prevenire la distruzione ambientale, pongono le questioni ambientali a livello mondiale, operano per salvare le foreste antiche e proteggere gli oceani e gli ecosistemi, aumentano la consapevolezza delll'opinione pubblica sulle conseguenze delle attività non sostenibili, ecc. Si propongono di alimentare la vita attraverso la tutela e il ripristino della biodiversità, la prevenzione dell'inquinamento e degli abusi della terra, dell'acqua dolce, dell'aria e dell'oceano, promuovendo la pace, invertendo la distruzione dell'ambiente, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e l'esposizione alle sostanze chimiche tossiche, proteggendo gli oceani dall'inquinamento e dal sovrasfruttamento delle risorse, preservando la biosfera terrestre piantando e curando gli alberi, ecc. Sostengono fonti energetiche alternative e le rinnovabili, creano soluzioni innovative ed economicamente sostenibili ai problemi ambientali».

Da vecchi laici impenitenti, pensiamo davvero che il creato sarebbe più bello se i credenti lo vedessero come l'opera di Dio da difendere anche dai comuni fanatismi, magari con meno "penitenze" e più gioia di vivere in un pianeta magnifico, condividendola con gli altri uomini e gli altri esseri viventi, gloriando ogni giorno la bellezza di questa casa comune con le nostre azioni.

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