
[19/05/2011] News toscana
Il sindaco di Pisa, quello di Collesalvetti e quello di Montecatini, poi magari arriverà qualche altra proposta. Tutti pazzi per Ikea che ha annunciato che non andrà più a Vecchiano. Il governatore Rossi, con amara ironia, propone di far decidere ai disoccupati. Il centrosinistra ha conseguito un buon risultato nelle recenti elezioni, riesce quasi a sprecarlo di fronte ad un problema concreto che viene affrontato con un marketing ormai obsoleto forse anche per il più negletto dei bottegai.
Insomma, come si può essere credibili quale forza e di governo e classe dirigente se non si riesce ad organizzare una risposta seria, anzi se non si riesce a garantire opportunità concrete a chi per la propria ragione ed utilità vuole investire in Toscana?
Cioè, si vuole continuare a fare le gare per catturare Ikea o un altro supermarket, oppure si comincia a ragionare che localizzare Ikea non è giocare con il monopoli, ma vuol dire avere cognizione che un centro commerciale di quel tipo ha un dato bacino di utenza che deve essere più o meno facilmente connesso al punto vendita, quindi che localizzare il supermarket non può, per logica generale ed urbanistica, che essere una competenza a scala regionale o per altre fattispecie di dimensioni più limitate, di area vasta?
In altre parole, fermo restando che fa bene il governatore Rossi a parlare con Ikea per capire e se possibile proporre una soluzione concreta perché di lavoro c'è bisogno, anche se come dice lo stesso governatore sarebbe meglio si trattasse di produrre qualcosa da esportare fossero anche solo "bulloni", la vicenda è la cartina di tornasole di quello che dobbiamo avere il coraggio di definire il fallimento della sussidiarietà orizzontale incarnata dal precedente decennio di governo della Regione e della inderogabilità di una svolta.
Se viene Ikea o qualcun altro, se viene qualcuno che vuole fare un grande bacino di carenaggio, se viene un altro che vuole impiantare un grande industria, non possiamo assolutamente pensare che la risposta che vale il futuro sia lasciata alla sola capacità (che si spera ci sia) di un qualsivoglia sindaco che necessariamente, si potrebbe dire obbligatoriamente, per mandato, deve pensare al proprio territorio, al suo elettorato, mettendo anche in conto di scontentare l'inquilino della porta accanto, il sindaco della città o del paese confinante.
Non è la competitività tra paesi che ci può far crescere, nella competizione tra sistemi, anche ultranazionale o continentale, di oggi, tutti apportano le loro specificità e qualità: le navi da crociera scalano Livorno e generano benefici locali perché c'è l'attrattività delle città d'arte della Toscana e d'altra parte le città d'arte della toscana possono essere leader se c'è il polo energetico costiero, diremo una parte consistente dell'hardware necessario per far girare il sistema toscana.
Allora, e torniamo alla pianificazione, si potrà anche essere considerati ripetitivi e noiosi, ma si può sperare di pervenire con sollecitudine ad un pianificazione che consenta a chi competente di decidere dove fare una cosa e dove farne un'altra senza dover rincorrere non solo il bisogno di un‘impresa, ma anche le smanie di singoli comuni?