[23/05/2011] News

Le regioni chiedono per la macroregione Adriatico-Ionio una strategia Ue come per Baltico e Danubio

Il futuro è la green e blue economy

Il presidente del Comitato delle regioni (Cdr) dell'Unione europea, l'italiana Mercedes Bresso, ha detto oggi che «La macroregione del mare Adriatico e dallo Ionio dovrebbero beneficiare di una strategia dell'Ue simile a quelle sviluppate per il Mar Baltico e il Danubio». Parlando a Bruxelles all'Adriatic and Ionian Council - XIII Meeting of the Ministers of Foreign Affairs la Bresso ha sottolineato «La necessità di una urgente e più stretta cooperazione nei settori della sicurezza, dei trasporti e della tutela dell'ambiente».

Secondo l'ex presidente della regione Piemonte, «Dalla sovrapesca all'inquinamento chimico, l'Adriatico e lo Ionio affrontano molte sfide che possono essere risolte solo se tutti i Paesi limitrofi spingono nella stessa direzione. Eppure, le opportunità dell'emergente green e blue economy possono essere colte solo se si evita un approccio frammentario. Dobbiamo agire in fretta e chiediamo a tutte le istituzioni dell'Ue di utilizzare la loro influenza politica e la loro competenza tecnica. Una strategia europea per l'intera macroregione adriatica-ionica ci darebbe i mezzi per affrontare questi temi insieme. Deve essere avviata subito, in questo  momento cruciale per definire le priorità sui programmi di finanziamento futuri dopo il 2013, così come per la politica di coesione». La Bresso  ha sottolineato che il Consiglio europeo ha già adottato iniziative simili per la cooperazione in questi settori che è già una realtà nel Baltico e la zona del Danubio ed ha ricordato che «L'anno scorso, il Comitato delle regioni ha anche proposto di estendere questo approccio "macroregionale"  al Mare del Nord».

Una strategia comunitaria per la regione è una delle richieste centrali dei Paesi costieri che fanno parte dell'Adriatic & Ionian initiative (Aii) e proprio per discutere le prospettive future, la Bresso ha ospitato nella sede del Cdr a Bruxelles il Consiglio dei ministri XIII Adriatic and Ionian Council al quale hanno partecipato Maria Damanaki, commissario europeo agli affari marittimi ed alla pesca, e i ministri o i sottosegretari agli esteri degli 8 Paesi adriatici e ionici Edmond Haxhinasto  (Albania), Sven Alkalaj (Bosnia Herzegovina), Gordan Jandroković (Croazia), Spyros Kouvelis (Grecia), Alfredo Mantica (Italia), Milan Roćen (Montenegro), Vuk Jeremić (Serbia) e Dragoljuba Benčina (Slovenia). I ministri hanno adottato la "Dichiarazione di Bruxelles"  che dichiara «Il formale riconoscimento di una strategia al più alto livello» ed accoglie con favore le conclusioni del Consiglio dei ministri dell'Ue del 13 aprile che ha invitato la Commissione europea a chiarire il concetto di strategie macroregionali ed ha invitato gli Stati membri a continuare a lavorare in futuro a strategie insieme alla Commissione europea.

I ministri hanno sottolineato che «Una strategia europea sarebbe di grande beneficio per i Paesi dell'Adriatico, che non sono ancora membri dell'Unione europea. Permetterebbe loro di avanzare sulla via verso l'adesione all'Ue attraverso un quadro strutturato" Una tale mossa riaffermerebbe che il loro futuro è nell'Unione europea».

Anche la Bresso ha evidenziato questo punto: «Al momento, solo tre Paesi adriatici-ionici sono membri dell'Unione europea: Grecia, Italia e Slovenia, mentre la Croazia è vicina alla meta. E' chiaro che il futuro dell'intera regione è all'interno dell'Unione europea. Il potenziamento della cooperazione transfrontaliera, affrontando insieme le questioni pratiche, potrebbe rivelarsi una pietra miliare sulla strada verso Bruxelles per i Paesi candidati e potenziali candidati. Un adeguato coinvolgimento degli enti locali avvicinerebbe i cittadini al processo di adesione e li informerebbe dei vantaggi concreti».

La Damanaki ha detto: «Applaudo all'iniziativa presa dagli 8 Paesi. I Paesi dell'Adriatico-Ionio sono legati non solo da legami storici e da un patrimonio culturale comune, ma anche da una responsabilità condivisa per il loro mare. Molti forum per il dialogo nel Mediterraneo, hanno già visto la luce. Molte discussioni sono in corso. Secondo  me, è il momento che queste discussioni producano idee concrete e una reale partnership».

Il commissario Ue all'ambiente, Janez Potočnik, non era presente all'Adriatic and Ionian Council ma ha inviato un messaggio nel quale sottolinea: «Sono convinto che la cooperazione sarà fondamentale per individuare e affrontare le sfide specifiche per l'ambiente marino nell'Adriatico e nello Ionio e l'attuazione con successo di un approccio di base ecosistemico per la gestione delle attività umane».

Il Comitato delle regioni sta attualmente elaborando un"parere-iniziativa"  sulla macro-regione Adriatico-Ionio che è stato preparato dal presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca e che dovrebbe essere adottato dalla sessione plenaria del Cdr dell11 e 12 ottobre a Bruxelles.

Il documento poi passerà all'esame del Parlamento europeo, il cui vice-Presidente Rodi Kratsa Tsagaropoulou ha già invitato la Commissione europea ha già invitato la Commissione Ue ad agire in questa macroregione.

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