[24/05/2011] News

Commissione ambiente Ue : «L’Unione europea deve tagliare la CO2 del 30% entro il 2020»

«Prima della fine del 2011, l'Ue dovrebbe impegnarsi a ridurre le sue emissioni di gas serra del 30% entro il 2020 (rispetto al 1990)», è quanto si legge nella risoluzione approvata oggi dalla Commissione ambiente del Parlamento europeo  con 44 voti a favore, 14 contrari, 1 astenuto e che spiana la strada alla votazione in seduta plenaria, prevista per il 23 giugno.  

Dovrebbe essere consentito un « limited scope for offsets » ma sul mercato interno dovrebbe essere comunque raggiunto un taglio minimo delle emissioni del 25% : «Ciò creerà milioni di nuovi posti di lavoro nell'Ue fornirà altri benefici economici». .

La mozione è stata redatta dal verde olandese Bas Eickhout che ha dichiarato: «La posizione del Parlamento europeo è andata oltre rispetto allo scorso anno e ora c'è un ampio sostegno ad un obiettivo di riduzione del 30% e una crescente consapevolezza che politiche climatiche ambiziose sono  nello stesso interesse economico dell'Europa».

La commissione Ambiente vuole che «L'Unione europea stabilisca un obiettivo senza condizioni del 30% al  più presto possibile e, in ogni caso, entro la fine del 2011». Dato che con l'impegno di riduzione esistente del 20%, non ci sarebbe più possibilità di applicare le "compensazioni", finanziato in altre parti del mondo, «Ma l'Ue dovrebbe comunque raggiungere senza acquistare quote di emissioni il 25% di riduzioni di gas serra sul proprio territorio».

Secondo la risoluzione dell'europarlamento il raggiungimento di tali obiettivi nell'Ue dipenderà in larga misura dall'energia rinnovabile e dall'efficienza energetica. «Le misure nazionali, come gli investimenti in innovazione e i tax breaks possono svolgere un ruolo importante». Per quanto riguarda l'intera Ue, la commissione pensa che in futuro possa essere necessario un adeguamento dell'Emissions Trading Scheme (Ets). «Tali riduzioni sono da intendersi come un passo dell'Ue verso l'obiettivo  condiviso dell'Onu di limitare il riscaldamento globale medio a 2 gradi Celsius, che gli scienziati indicano come il tipping point per il rischio soverchiante dei peggiori effetti del cambiamento climatico».

Gli eurodeputati fanno inoltre fanno notare che l'Ue ha già superato nel 2009 la riduzione del 17% delle sue emissioni di gas serra, «aiutata dalla crisi economica», quindi in futuro è possibile alzare l'asticella «Ad un obiettivo di riduzione del 30% che porterà molti benefici economici».

Gli europarlamentari citano uno studio che stima in 6 milioni i nuovi posti di lavoro che potrebbero essere creati e anche se non si nascondono che «Gli obiettivi più ambiziosi rappresentano sfide per alcuni settori», fanno notare che «Le industrie ad alta intensità energetica possono beneficiare di ulteriori misure speciali nell'ambito del sistema Ets».

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