
[27/05/2011] News
Gli agenti del Corpo forestale dello Stato e i ricercatori del Progetto Lince Il 5 maggio hanno catturato nella Foresta di Tarvisio un maschio di lince euroasiatica con l'ausilio di una trappola "a cassa", messa su un sentiero dove trappole fotografiche avevano documentato il passaggio del felino.
Si tratta di uno splendido esemplare di Lynx lynx, la lince euroasiatica, di 23 chilogrammi e di circa 8-9 anni, dopo averlo sedato ed esaminato, Cfs e Progetto Lince lo hanno rilasciato nella Foresta di Tarvisio. Oggi l'ispettorato generale del Cfs spiega che grazie ad un radiocollare sarà possibile seguire da vicino gli spostamenti della lince: «L'obiettivo è quello di comprendere meglio il comportamento del felino, come e dove si sposta, che contatti ha con gli altri individui e in che modo può espandersi».
Il Cfs ha pubblicato anche le immagini (che riportiamo in parte) realizzate dall'Ufficio territoriale per la biodiversità di Tarvisio del Corpo forestale dello Stato che «Mostrano come la lince viene catturata, sedata, sottoposta al monitoraggio dei parametri fisici, misurata e poi dotata di radio collare - spiega un comunicato Cfs - L'operazione è stata resa possibile grazie all'impiego di una speciale trappola messa a punto dalla Forestale e dall'università di Padova che collabora con l'associazione Progetto Lince Italia.
Una volta catturato e sedato, l'animale è stato portato in un'area tranquilla appositamente attrezzata, dove è stato pesato e dove ne sono stati misurati i parametri biometrici, come la lunghezza totale del felino o quella degli arti e della coda, il tutto nel massimo silenzio per non disturbare l'esemplare.
Dopo una veloce ricognizione generale che ha permesso di stabilire che si tratta di un maschio adulto, si è proceduto con l'apposizione del radiocollare, un trasmettitore Gps che garantisce 1500-2000 localizzazioni, a seconda delle diverse condizioni di temperatura e che consente l'identificazione dell'animale sul campo mediante radioriceventi. Prima di fissare definitivamente il collare si è verificato che lo stesso non possa sfilarsi e nello stesso tempo che non possa creare disagi al felino. Va precisato, inoltre, che qualora fosse necessario per salvaguardare l'integrità dell'animale, inviando un segnale dalla postazione di controllo, sarà sempre possibile sganciare a distanza il collare liberando l'esemplare istantaneamente dalla trasmittente senza doverlo nuovamente catturare. Al temine delle operazioni la lince è stata poi rilasciata e le immagini realizzate dalla Forestale la immortalano mentre si alza, barcolla ancora non completamente sveglia e si allontana decisa verso il bosco».
La lince era scomparsa dall'arco alpino agli inizi del XIX secolo, ma oggi, grazie a reintroduzioni effettuate negli anni '70, la popolazione di Lynx lynx è costituita da due sottopopolazioni: una nelle Alpi occidentali (Svizzera, Francia) e l'altro nelle Alpi slovene, questi animali stanno colonizzando l'Italia e l'Austria.
Per questo l'Ufficio territoriale per la biodiversità di Tarvisio, «Nell'ambito dell'attività di monitoraggio faunistico generale della Foresta, ha dedicato un'attenzione particolare ai segnali di presenza riconducibili a questo felide. I controlli della Forestale sono principalmente focalizzati sulla presenza di prede, orme, escrementi che testimoniano con sicurezza la presenza, pur sporadica, della lince nella Foresta di Tarvisio. Presenza in costante aumento favorita dalla particolare posizione geografica del tarvisiano, che costituisce una sorta di corridoio naturale tra le Alpi e i Balcani, e dalla crescita delle estensioni boschive intervallate da radure e prati dove la lince può trovare facilmente le prede di cui si nutre, come ungulati, caprioli, daini e giovani cervi. Lo scopo del progetto di cattura e radiotelemetria per il monitoraggio della lince euroasiatica è dunque quello di studiare gli esemplari, raccogliere informazioni corrette sulla specie, farla conoscere ed agevolarne il ritorno».