
[31/05/2011] News
Un gruppo di ricercatori messicani temono che alcuni esemplari di "tortuga caguama" o "amarilla", la nostra Caretta caretta, che attraversano l'oceano Pacifico tra le coste asiatiche e quelle americane, possano patire degli effetti del disastro nucleare di Fukushima Daiichi, in particolare per lo sversamento di acqua fortemente contaminata in mare e per i suoi effetti sulla catena alimentare e sulla riproduzione di questi rettili marini.
In un'intervista a Tierramerica, Hoyt Peckham, direttore Ciencia y Pesquerías del Grupo Tortuguero de las Californias, spiega che «E' possibile che gli esemplari giovanili ed adulti siano stati esposti a livelli problematici di radioattività nucleare. Non sappiamo quanto sia stato esteso il contatto delle tartarughe con la radioattività».
Il terremoto/tsunami dell'11 marzo e il successivo disastro nucleare di Fukushima ancora in atto sono avvenuti a 100 chilometri a nord dalle spiagge che ospitano i siti di nidificazione giapponesi delle Caretta caretta. Dal 1996, i ricercatori statunitensi e giapponesi monitorano le tartarughe "caguama", una specie a rischio estinzione che ogni anno migra dal Giappone fino alla costa nord-occidentale dello Stato messicano della Baja California Sur, un viaggio che a volte richiede 365 giorni.