
[27/06/2011] News
L'Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn), organismo consultivo dell'Unesco per i siti naturali, ha monitorato lo stato di salute di quattro tesori del Pianeta. Si tratta della riserva della biosfera Rio Platano in Honduras, della foresta tropicale di Sumatra in Indonesia, del santuario storico del Machu Picchu, in Perù e delle foreste vergini di Komi in Russia.
I primi due siti sono stati aggiunti alla lista dei siti in pericolo, mentre i restanti due non sono stati inseriti con il parere contrario dello Iucn. La riserva del Rio Platano in Honduras, la più grande area protetta del paese, è stata iscritta nell'elenco dei siti a rischio venendo incontro anche alla richiesta del governo: le sue foreste, mangrovie, lagune e savane sono in pericolo a causa della mancata applicazione della legge.
«Le minacce- spiegano dallo Iucn- sono la presenza di colonie illegali, oltre ad attività di pesca fuorilegge e contrabbando, ma anche la costruzione di una diga sul fiume Patuca». Per la foresta tropicale di Sumatra è necessario un piano urgente di salvataggio a causa dell'impatto antropico elevato (costruzione di strade e invasioni di terreni agricoli) che ora probabilmente si potrà realizzare. Nonostante le raccomandazioni dell'Iucn invece, non è stato inserito nell'elenco dei siti patrimonio dell'umanità a rischio la più grande foresta vergine d'Europa, quella di Komi, in Russia. «Il via libera alla creazione di una miniera d'oro e modifiche ai confini del sito hanno portato alla perdita della tutela per legge di queste aree, entrambi criteri perché vengano dichiarate in pericolo» hanno dichiarato dallo Iucn.
Nulla di fatto nemmeno per il Santuario di Machu Picchu e occasione mancata per l'Unione mondiale per la conservazione della natura «per un'area che soffre della mancanza di una governance adeguata, non può contare su misure di prevenzione di disastri naturali, vedrà la costruzione di una strada ed è alle prese con un sempre crescente numero di visitatori».