[28/06/2011] News toscana

Fotovoltaico: la provincia di Arezzo "maglia rosa" in Toscana

L'amministrazione provinciale di Arezzo ha presentato i dati relativi al solare fotovoltaico che visto il suo particolare exploit, fa da traino anche alle altre fonti rinnovabili. La provincia di Arezzo tra l'altro è al primo posto in Toscana per la produzione di energia nel settore del solare fotovoltaico con 50 megawatt di impianti attivi nel territorio che rappresentano il 20 per cento del totale dell'intera Toscana.

«Avere ottenuto questi risultati - ha sottolineato l'assessore ad ambiente e energia, Andrea Cutini - è particolarmente importante visto che il settore, con gli effetti del Decreto Romani e della Legge Regionale 11 sulle aree agricole idonee al fotovoltaico, andrà incontro ad una forte restrizione. I 50 megawatt del nostro territorio significano, all'incirca, 25mila tonnellate di emissioni di CO2 in meno all'anno e consentono di dare energia a 15mila famiglie".

Rilevante anche l'aspetto economico di questo dato, aggiunge Cutini: "La realizzazione degli impianti - spiega - ha comportato investimenti per circa 200 milioni di euro ed il settore, tra artigiani installatori e grandi aziende come la Power One di Terranuova, conta circa 5mila addetti in provincia di Arezzo, dando quindi un contributo importante alla politica di sviluppo economico del territorio al di fuori dei settori tradizionali dell'oro e della moda».

Tra i vari Comuni della provincia, quello di Arezzo in termini assoluti ha nettamente il maggior numero di impianti e la maggiore potenza prodotta, ma l'altro dato significativo è quello relativo alle dimensioni degli impianti, perché ce ne sono ben 1617 che sono al di sotto dei 20 kilowatt sui 1821 complessivi, e ciò significa impianti a minor impatto ambientale sul territorio. «Possiamo già dire - afferma l'assessore - che i numeri che abbiamo fornito oggi sono destinati a crescere perché ci sono impianti già autorizzati o in via di autorizzazione che saranno attivi a breve. Questo significa essere già ampiamente in linea con le indicazioni del piano energetico regionale che ha come scadenza il 2020, compensando anche i ritardi che ci sono su eolico, biomasse ed altri settori».

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