[30/06/2011] News

I boscimani boicottano il censimento del Botswana

Il Botswana è considerato uno degli Stati più democratici dell'Africa, ma a quanto pare non con i boscimani, che hanno annunciato l'intenzione di boicottare il censimento nazionale per protestare contro il rifiuto del governo di fornire loro un seggio elettorale durante le ultime elezioni.

Suvival International spiega che «nel 2009 più di 400 Boscimani si furono visti negare il diritto al voto, con cinque comunità che vivono all'interno della Central Kalahari Game Reserve (Ckgr) escluse tutte insieme dal registro elettorale».

Nella Ckgr vivono cinque comunità di boscimani e un loro portavoce ha sottolineato che «quel rifiuto ci ha dimostrato che il governo non ci riconosce come popolo. E allora perché ci vuol contare? Dovrebbero contare la loro gente e lasciarci in pace. Visto che non vogliono fornire servizi nella Ckgr, nemmeno acqua e ospedali, che stiano lontani e la smettano di volerci imporre un'assistenza che non porterebbe benefici a nessuno di noi».

La decisione dei boscimani è il frutto della volontà di espellerli dai territori turisticamente e faunisticamente pregiati che in Botswana si è trasformata troppo spesso in storie di repressione e sottomissione di questo mite popolo da parte dello Stato.

Il presidente del Botswana Ian Khama, eletto nel 2009, ha continuato a non applicare la sentenza della Corte suprema del 2006 che sancisce il diritto dei boscimani a vivere nella loro terra ancestrale, la Central Kalahari Game Reserve, e il suo governo ha negato l'accesso a un pozzo da cui dipendevano, autorizzando nello stesso tempo lo scavo di nuovi pozzi per gli animali selvatici e soprattutto per un nuovo complesso turistico dotato di piscina.

Ma nelle terre dei boscimani c'è altro di molto prezioso: i diamanti. «Non sorprende che il governo abbia escluso i boscimani dalle elezioni - aveva dichiarato Stephen Corry, direttore di Survival International - Sono stati trattati come cittadini di seconda categoria per anni. Perché il governo dovrebbe dare il diritto di voto ai Boscimani quando non permette loro nemmeno di procurarsi l'acqua?».

Nel gennaio di quest'anno, i Boscimani hanno vinto un processo importantissimo, che ha riconosciuto loro il diritto di scavare pozzi per l'acqua nella terra ancestrale. Un diritto che il democratico governo di Gaborone aveva negato ai Boscimani dopo averli sfrattati con la forza nel 2002 dalle loro terre.

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