
[04/07/2011] News
Primo ok al riavvio della centrale nucleare di Genkai
A Fukushioma Daiichi sono in corso lavori per ridurre i livelli di radioattività nel container del reattore 3. La Tokyo Electric Power Company (Tepco) dice che l'operazione è necessaria prima di pompare l'azoto necessario ad evitare una nuova esplosione di idrogeno nella struttura. Secondo il calendario reso noto dalla Tepco, per stabilizzare 3 reattori bisogna iniettare azoto nei loro container dal 17 luglio. Il pompaggio di azoto è già iniziato nei reattori 1 e 2. Il primo luglio un robot made in Usa ha iniziato la bonifica della polvere e dei detriti contaminati del reattore 3, ma i livelli di radiazioni nel container del reattore sono ancora elevati, con valori tra i 50 e 186 millisievert all'ora, e devono essere ridotti ad un terzo prima che i "liquidatori" siano in grado di cominciare ad iniettare l'azoto.
Il 3 luglio sono stati disposti sul pavimento dell'edificio più di 50 "fogli" di acciaio e oggi stanno continuando i lavori per la completa ricopertura con le lamiere di acciaio. La Tepco prevede di iniziare a collegare i tubi per iniettare l'azoto l'8 luglio e spera di completare l'iniezione di azoto il 17 luglio.
L'utility ha come priorità quella di evitare nuove esplosioni di idrogeno che farebbero nuovamente saltare in aria il precario e faticoso lavoro fin qui fatto. Il nuovo ministro giapponese responsabile per il disastro nucleare , Goshi Osono, ha detto: «Una volta che il governo sarà in grado di verificare che le misure per la prevenzione delle esplosioni sono in atto, prenderà in considerazione la sospensione dell'ordinanza di evacuazione per alcune aree tra i 20 e i 30 km dall'impianto»
Ieri Hosono ha ispezionato proprio il monitoraggio dei livelli di radiazione nella zona di evacuazione intorno a Fukushima Daiichi ed ha visitato il villaggio di Iitate a più di 30 chilometri a nord-ovest della centrale. Il neo-ministro ha voluto rendersi conto di persona come il ministero della scienza sta effettuando le indagini sulla radioattività ed ha scoperto che nell'area i livelli sono ancora a 13,9 microsieverts all'ora, superando così di gran lunga il limite legale che ha imposto l'evacuazione dei residenti. I dati vengono raccolti un metro circa sopra il livello del suolo. Hosono ha chiesto al personale del ministero della scienza di ottenere dati più accurati possibile in merito alla sicurezza delle persone: «I dati raccolti sono importanti anche per creare un quadro per la ricerca di metodi per rimuovere in futuro i materiali radioattivi. Spero che continuerà uno stringente monitoraggio. Vorrei prendere in considerazione la possibilità che le persone possano tornare a casa il più presto possibile».
Ma quel che sta succedendo a Fukushima, invece di avvicinare, sembra allontanare questa possibilità: la Tepco ha annunciato oggi che dovrà sostituire «I tubi di plastica che perdono del raffreddamento che hanno portato ad un arresto del reattore numero 5 presso l'impianto nucleare di Fukushima Daiichi». L'azienda sta cercando altre possibili perdite e sostituirà questi tubi.
Si tratta di un gran numero di tubi in cloruro di polivinile che sono utilizzati nel sistema di raffreddamento del reattore, uno dei due non in funzione al momento del terremoto/tsunami dell'11 marzo e che quindi hanno subito meno danni. Ieri la Tepco ha trovato acqua che zampillava da una falla di grandi dimensioni in un tubo vicino all'uscita di una pompa per l'invio temporaneo di acqua dio mare nel sistema di raffreddamento del reattore 5. Il sistema è stato immediatamente fermato per 3 ore e mezzo per sostituire il tubo, piegato ad angolo acuto e sotto pressione.
Ora l'utility teme che altri tubi possano essere lesionati e sta ricercando i punti problematici per sostituire le tubazioni, ma assicura che «Non è necessario sostituire i tubi per il trasferimento dell'acqua altamente radioattiva, perché non sono piegati ad angolo acuto».
Mentre a Fukushima regna il caos, il sindaco di Genkai, Hideo Kishimoto , ha approvato il riavvio della centrale nucleare nella sua municipalità, nella prefettura sud-occidentale di Saga. Lo ha annunciato oggi Toshio Manabe, presidente della Kyushu Electric Power Company che gestisce la centrale di Genkai. I due reattori dell'impianto o nucleare erano rimasti fermi dopo che i controlli di routine erano stati completati ad aprile. Kishimoto ha detto di essere certo che l'utility ha messo in atto tutte le misure di sicurezza necessarie: «Il ministro dell'industria Banri Kaieda mi ha assicurato che il governo centrale sarà responsabile della sicurezza dell'impianto».
Il governo di Tokyo vede la riapertura di Genkai come il primo passo per poter riavviare molti dei 35 reattori fermati dopo il disastro nucleare di Fukushima Daiichi, ma ora bisogna che anche il governatore della prefettura di Saga dia l'Ok alla ripresa delle attività a Genkai, ma il governatore sembra molto più sensibile del sindaco e del governo alle preoccupazioni dei cittadini per la loro sicurezza.