
[06/07/2011] News
Il consumo di energia elettrica dei condizionatori d'aria per uso domestico rappresenta una parte considerevole del consumo domestico globale di energia elettrica dell'Unione. Oltre ai miglioramenti già ottenuti sul piano dell'efficienza energetica è possibile ridurre ulteriormente e in misura considerevole il consumo energetico dei condizionatori d'aria per uso domestico. E lo si può fare anche fornendo maggiori informazioni ai consumatori.
L'Ue introduce nuove diciture nelle etichette indicanti il consumo di energia dei condizionatori d'aria. In particolare dei condizionatori d'aria di tipo aria/aria con potenza d'uscita di raffreddamento fino a 12 kW o con potenza d'uscita di riscaldamento, se dotati della sola funzione di riscaldamento.
Con regolamento pubblicato sulla Gazzetta europea di oggi l'Ue modifica il regolamento del 2010 relativo alle indicazione del consumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi all'energia, mediante l'etichettatura ed informazioni uniformi relative ai prodotti.
Dunque l'Ue introduce due nuove scale di efficienza energetica basate sulla funzione principale e su aspetti specifici importanti per il consumatore. Cambia le prove di efficienza per adottare un metodo di misurazione dell'efficienza stagionale (fatta eccezione per i condizionatori d'aria a doppio e singolo condotto) anche perché i condizionatori sono utilizzati principalmente in condizioni di carico parziale.
Il metodo di misurazione stagionale, infatti, prende in considerazione in modo più accurato i benefici della tecnologia basata sulla velocità modulabile («inverter») e le condizioni di utilizzo di queste apparecchiature. Il nuovo metodo di calcolo in linea con una misura di attuazione in materia
di progettazione ecocompatibile, porterà a riclassificare tali apparecchiature e, di conseguenza, i condizionatori d'aria split, da finestra e da parete dovranno adeguarsi alla nuova scala di efficienza
energetica A-G, alla quale si aggiunge un «+» ogni due anni, per giungere infine alla classe A+++.
Al contrario l'Ue non cambia gli indicatori dei condizionatori a doppio e singolo condotto - si continueranno ad applicare gli indicatori di efficienza energetica precedentemente stabilizzati - perché non esistono in commercio unità dotate di tecnologia modulabile. I condizionatori a singolo
e doppio condotto devono avere la scala A+++-D.
Proprio al fine di fornire complete indicazioni al consumatore il regolamento introduce informazioni comparative più accurate in merito alle prestazioni dei condizionatori d'aria. L'effetto combinato dell'etichettatura energetica potrebbe portare a un risparmio annuo del consumo di energia elettrica pari a 11 TWh da qui al 2020 rispetto alla situazione che si verificherebbe qualora non fossero adottate misure.
Per consentire di scegliere con cognizione di causa, oltre il consumo di energia, l'etichetta dovrà contenere anche informazioni riguardanti le emissioni sonore dell'apparecchio dato che il livello di rumore di un condizionatore d'aria può costituire un aspetto importante per gli utilizzatori finali.
Tali informazioni devono essere ottenute tramite procedure di misurazione affidabili, accurate e riproducibili, che tengano conto delle metodologie più avanzate e generalmente riconosciute compresi, quando disponibili, gli standard armonizzati adottati dagli organismi europei di normalizzazione.
Nel regolamento, inoltre, non mancano indicazioni sulla grafica dell'etichetta - che deve essere unica -, sulle specifiche relative al fascicolo tecnico e alla scheda prodotto. In caso di vendita a distanza dovrà le indicazioni sui requisiti in materia di informazioni da fornire, promozione e diffusione di materiali tecnici promozionali dei condizionatori d'aria.
Dunque i produttori che desiderano commercializzare condizionatori d'aria in grado di soddisfare i requisiti delle classi di efficienza più elevate devono essere autorizzati a fornire etichette che mostrano dette classi anteriormente alla data dell'obbligo di esposizione delle classi in questione. Del resto l'etichettatura indicante il consumo di energia può costituire un incentivo per i fabbricanti a migliorare ulteriormente l'efficacia energetica dei condizionatori d'aria e può contribuire ad accelerare la trasformazione del mercato verso tecnologie più efficaci dal punto di vista energetico.
Negli ultimi anni gli sviluppi tecnologici nell'ambito del miglioramento dell'efficienza energetica dei condizionatori d'aria sono stati molto rapidi e hanno consentito a diversi paesi terzi di introdurre requisiti minimi vincolanti in materia di efficienza energetica e hanno avviato un processo volto a introdurre nuovi sistemi di etichettatura energetica basata sulla prestazione stagionale. E lo dimostra il fatto che le apparecchiature odierne (fatta eccezione per i condizionatori d'aria a singolo e doppio condotto) in grado di conseguire i livelli di efficienza energetica più elevati hanno ampiamente superato i livelli della classe A fissati dalla direttiva 2002 (che viene abrogata dal presente regolamento).