[07/07/2011] News

Copagri: agrienergie sì, ma con impianti di piccola taglia

Nel corso dell'assemblea economica in corso a Matera la Confederazione dei produttori agricoli (Copagri) ha espresso la sua posizione in merito alle agrienergie. «E' ormai acclarato - ha dichiarato il vicepresidente Mario Serpillo - che, se non si vogliono premiare esclusivamente i criteri industriali, le formule più innovative e più integrate con la rete agricola sono basate sul principio della microgenerazione diffusa con piccoli impianti presenti nel territorio e il conseguente utilizzo di tutte le biomasse a disposizione della azienda agricola. E un sistema agroenergetico così concepito si articola nell'interesse di tutte le filiere produttive esistenti: l'olivicoltura con sanse, cascami da pota e acque reflue, la zootecnia con deiezioni animali e sottoprodotti di lavorazioni casearie, la ortofrutticoltura con cascami e residui di lavorazione, la viticoltura con graspi, vinacce e sarmenti, la selvicoltura con arbusti e lavorazioni del bosco e i seminativi con paglie e stocchi».

Secondo la Confederazione dei produttori agricoli gli impianti di taglia medio grande richiedono un costante approvvigionamento nel tempo di quantità ingenti di biomasse, circa 15mila tonnellate per megawatt, difficili da reperire, «non perché non esistano in natura, ma perché a causa della ridotta dimensione della maglia aziendale il processo di raccolta richiede un notevole sforzo organizzativo ed economico per la concentrazione dell'offerta agricola conciliabile con le esigenze dei cicli industriali in termini di quantità, calendari di consegna, selezione delle qualità, prelavorazione».

Alla luca degli strumenti di incentivazione attualmente esistenti a supporto delle fonti rinnovabili per Copagri appare evidente che non è percorribile un itinerario che non contempli il coinvolgimento e sostanziale delle imprese agricole e «individua - conclude Serpillo - negli impianti di piccola taglia la scelta prioritaria per favorire una reale integrazione tra agricoltura e attività connessa di produzione di energia elettrotermica».

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