
[12/07/2011] News toscana
Dopo l'adesione di molti Comuni e Province la Cia (Confederazione italiana agricoltori) incassa anche la condivisione della Regione Toscana sulla Carta di Matera che è stata sottoscritta oggi dal presidente Enrico Rossi. In sintesi l'associazione chiede che l'agricoltura venga riportata al centro dell'attenzione e del lavoro politico-istituzionale.
«Un nuovo patto tra l'agricoltura e la società toscana - ha detto il presidente Cia Giordano Pascucci - con impegno non soltanto settoriale, come già avviene grazie al buon lavoro dell'assessore all'agricoltura, Gianni Salvadori, ma corale di tutta la giunta». Nel merito la Cia ha ricordato che i servizi richiesti dalle imprese agricole riguardano sostegno al reddito (gli agricoltori europei hanno incrementato il reddito del 12 per cento e quelli italiani ne hanno perso il 25, secondo la Cia), misure per favorire il ricambio generazionale, infrastrutture, servizi e welfare, tutela del paesaggio agricolo, promozione.
«Ci sono molti punti in comune fra le cose che chiedete e l'impegno della Regione - ha dichiarato Rossi - Siamo in una fase importante della legislatura regionale, nei prossimi 6-7 mesi dovremo "cucinare bene" le cose che abbiamo messo in cantiere e produrre atti concreti». Il presidente nel suo intervento ha ribadito come il paesaggio sia una questione identitaria per la Toscana, dalla quale non si può prescindere e poi ha portato una buona notizia: «Sono stato a Bruxelles e la Commissione europea ha riconfermato sostanzialmente il budget per l'Italia e per l'agricoltura anche per gli anni 2013-2020. E' una buona notizia, perché non era affatto scontato».
«Ora la Toscana insieme alle altre Regioni e al Governo deve difendere il pacchetto presentato dalla Commissione dagli attacchi di altri Stati membri - ha continuato Rossi - La linea della Toscana e delle Regioni periferiche e marittime è quella di chiedere la tassazione delle transazioni finanziarie a livello europeo per avere più soldi per finanziare le politiche di coesione ed il welfare, oltre alle politiche agricole. Abbiamo tempo da qui al 2013 per lavorare su questo tema, propongo per questo un tavolo al quale lavorare con il Governo e con le altre Regioni».
La seconda buona notizia per il settore agricolo riguarda l'uscita di bandi (entro il 30 luglio) per complessivi 30 milioni di euro, da erogare per incentivare l'ingresso dei giovani in agricoltura. Infine Rossi ha sottolineato l'importanza del bando emesso dalla Regione per incentivare i patti di filiera. «Verranno finanziati 21 progetti con 33 milioni di fondi pubblici, che metteranno in moto investimenti per 75 milioni» che serviranno a valorizzare i prodotti di qualità della Toscana non solo nei mercati a chilometri zero e nei mercatali, ma anche nella grande distribuzione.
Il presidente si è poi soffermato sulla necessità di portare i prodotti di qualità toscani sui mercati internazionali: «Sono stato in Cina - ha spiegato - e quello è attualmente il maggiore mercato del mondo. C'è una classe medio alta, che è colta e capace di apprezzare i nostri prodotti di qualità, ma non li trova sul mercato perché la grandi distribuzione italiana non è presente in Cina, a differenza di quella francese o di altri Paesi, come ad esempio il Portogallo. Si assiste ad una situazione ridicola per la quale i cinesi bevono e apprezzano gratis i nostri prodotti, a cominciare dal vino, nelle fiere che promuoviamo noi come enti pubblici, poi se lo vogliono acquistare non possono perché non lo trovano».
Quindi Rossi per risolvere quella che è considerata una grossa criticità per le nostre produzioni ha preso un impegno: «E' quello di trovare, da ora a dicembre, la formula per trovare su quel mercato uno sbocco ai nostri prodotti, magari con un marchio "made in Tuscany».