
[13/07/2011] News
L'aggressione finanziaria delle agenzie di rating, le speculazioni in corso con attacchi all'Europa e all'Italia in particolare che pare sia stata sull'orlo del "baratro" hanno riproposto una sorta di unità nazionale "camuffata" che viene sintetizzata nell'accordo per il voto celere e l'approvazione della manovra finanziaria entro venerdì sera, Camera compresa.
La Banca d'Italia (il governatore Draghi) intanto promuove la manovra, ma per la parità di bilancio al 2014 chiede di innescare la crescita ed interventi più rigorosi, i ministri tentano di difendere il loro "orticello" dagli "sguardi" minacciosi di Giulio Tremonti, le opposizioni (il Pd a dire il vero) dopo l'approvazione della manovra sui cui non faranno particolari ostruzionismi (ma pare si proceda con la fiducia) hanno chiesto le dimissioni del governo che non ci saranno, ma quello che più preoccupa e dovrebbe preoccupare gli italiani sono i contenuti di quanto verrà approvato nel documento definitivo.
Ad esempio si è tornati a parlare di privatizzazioni anche in materie che un mese fa sono state oggetto di voto referendario e che hanno visto gli italiani esprimersi in modo inequivocabile.
«Dopo una tanto repentina quanto sospetta tempesta finanziaria contro il nostro Paese, poteri forti e mondo politico istituzionale ritrovano lo spirito di unità nazionale per riproporre le ricette di sempre, ovvero tagli draconiani della spesa pubblica e una nuova ondata di privatizzazioni - hanno dichiarato dal Forum italiano dei movimenti per l'Acqua - Evidentemente scottati dal recente esito referendario che, per la prima volta dopo decenni, ha sanzionato le politiche liberiste e deciso la fuoriuscita dell'acqua dal mercato e dei profitti dall'acqua, i poteri forti ci riprovano tentando di far rientrare dalla finestra (europea) ciò che è stato accompagnato alla porta (italiana)».
Per il Forum l'unica possibilità di uscita dalla crisi è quella che abbandona le ricette che l'hanno fino ad oggi provocata ed alimentata. «Il risultato referendario che, dopo un mese di incomprensibile ritardo, domani mattina verrà ufficialmente promulgato dalla Corte di Cassazione comporta una sola politica: l'attuazione del voto con la ripubblicizzazione dell'acqua, la difesa dei beni comuni e la loro gestione partecipativa» hanno concluso dal Forum italiano dei Movimenti per l'Acqua.