
[14/07/2011] News
La Commissione europea ha annunciato oggi di aver avviato «un dibattito sul futuro dei programmi di promozione e informazione in materia di prodotti agricoli dell'Unione europea. Pubblicando un Libro verde sul tema, la Commissione riflette sul modo di definire una strategia per l'avvenire più mirata e più ambiziosa, che consenta ai consumatori dell'Unione, e non, di meglio apprezzare la qualità, la tradizione e il valore aggiunto dei prodotti agricoli e alimentari europei».
Le attuali norme Ue asull'informazione e promozione nel settore agroalimentare sono degli anni Ottanta, ma hanno subito modifich, in particolare dopo l'aumento del numero dei marchi di qualità. In base al regolamento (CE) 3/2008 del Consiglio, nel 2007 l'Ue ha investito nella promozione 50,6 milioni di euro, passati a 53,2 nel 2008 e scesi a 47,4 milioni nel 2009 e nel 2010. La Commissione sottolinea che «nel sistema attuale, la maggior parte dei programmi punta al mercato Ue (il 71 per cento dei programmi e il 74 per cento del valore), e per circa l'8 per cento si tratta di programmi multinazionali. Tra il 2006 e il 2009 sono stati approvati 190 programmi, quasi tutti triennali, per un valore totale di 259,4 milioni di euro provenienti dal bilancio dell'Unione europea».
A questo vanno aggiunti i cofinanziamenti delle organizzazioni partecipanti e degli Stati membri. Inoltre, grazie al rigorose norme d'applicazione, circa il 59 per cento delle domande per il periodo 2006-2010 è stato rifiutato.
Il documento presentato oggi evidenzia «una serie di questioni articolate sulle quali le parti interessate, consumatori, produttori, distributori e autorità pubbliche, sono invitate a inviare osservazioni e suggerimenti entro il 30 settembre 2011 - spiega la Commissione - Basandosi sulle risposte pervenute, la Commissione elaborerà una comunicazione che sarà pubblicata l'anno prossimo e che dovrà tradursi in seguito in proposte legislative».
Il Libro verde è suddiviso in quattro sezioni: «Il valore aggiunto europeo della politica di promozione e informazione; gli obiettivi da conseguire e le misure da adottare nel mercato interno dell'Unione europea, ivi compresi i mercati locali e regionali; gli obiettivi da conseguire e le misure da adottare sui mercati internazionali; questioni più ampie in merito al contenuto e alla gestione della politica in esame».
Le 16 diverse questioni sollevate rinviano a proposte e ad aspetti eterogenei, volti a stimolare il dibattito. Ad esempio, viene chiesto di precisare quali siano le esigenze specifiche in materia di informazione e promozione sia sul mercato Ue che su quello esterno e quali dovrebbero essere le priorità. Uno dei quesiti verte invece sui programmi multinazionali e su cosa si possa fare per promuovere programmi a più forte dimensione europea.
Presentando il "Libro verde", il commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, Dacian Cioloș, ha sottolineato che «per tutelare la salute dei nostri consumatori, gli agricoltori europei devono rispettare norme più severe di quelle imposte ai loro concorrenti nel resto del mondo in materia di sicurezza alimentare, di condizioni ambientali e di benessere degli animali. L'industria agroalimentare europea ha bisogno di una politica di promozione ambiziosa ed efficace che metta in risalto il valore aggiunto del settore. È inoltre importante per l'occupazione e la crescita europee che il settore agroalimentare dell'Ue possa migliorare la sua posizione sia sui mercati tradizionali che su quelli emergenti. Dobbiamo pertanto studiare il modo migliore di adeguare i nostri programmi in tal senso».
Per partecipare alla consultazione:
http://ec.europa.eu/agriculture/promotion/index_en.htm