[14/07/2011] News

Caccia, la Lipu ai leghisti friulani: «Proposte aberranti. Stop alle provocazioni filo venatorie»

Anche la Lipu-BirdLife Italia interviene sulle proposte shock di modifica alla legge regionale sulla caccia fatte dalla Lega Nord del Friuli Venezia Giulia. Secondo il nuovo presidente della Lipu,  Fulvio Mamone Capria, i leghisti devono fare «subito un passo indietro contro la caccia agli animali protetti e a quelli domestici, o saranno denunce. Sparare a tortore dal collare e piccioni domestici è fuorilegge, ma cacciare a cani e gatti è semplicemente aberrante... Quelle dei consiglieri leghisti friulani, più che proposte di modifica della legge regionale sulla caccia, sono vere e proprie provocazioni. Tutti sanno che Tortora dal Collare e Piccione domestico sono due specie assenti dall'articolo 18 della legge 157/92 che elenca gli animali potenzialmente cacciabili nelle regioni italiane».

«Inserirle nella legge friulana - prosegue Mamone Capria - sarebbe dunque una macroscopica violazione costituzionale. Vuol dire che spediremo alla Lega Friuli una copia della legge nazionale, per un rapido ma utile ripasso. Ma c'è dell'altro, perché i consiglieri leghisti propongono anche una norma pro-falconeria, che prevede l'addestramento dei falchi sulla fauna protetta. Altra grave illegittimità, per la quale, come nel caso precedente, esistono i termini per una serie di denunce alle autorità competenti».

Ma secondo Mamone la vera e propria ciliegina sulla torta «è la norma aberrante che consentirebbe di sparare a cani e gatti inselvatichiti. Proposta che, tra l'altro, giunge proprio nei giorni in cui in Parlamento si discute di come riaffrontare, finalmente in modo serio, la questione del randagismo, cercando risposte da Paese efficiente e civile a un problema, quello dell'abbandono degli animali domestici, che vede gli animali vittime e denota, da parte di certe persone, irresponsabilità e cinismo gravissimi. Al quale cinismo, i leghisti vogliono ora aggiungerne altro: ai cani abbandonati si può sparare. Si faccia subito un passo indietro, in Friuli come in altre regioni, dove un certo estremismo venatorio, associativo ma anche, ci spiace dirlo, amministrativo, sta perdendo il controllo di sé stesso». 

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