[15/07/2011] News

L'Iwc trova l'accordo: risoluzione contro i corsari di Sea Shepherd che disturbano la caccia alle balene

Il Giappone accusato di corruzione dell'Iwc. Sea Shepherd: «Non ci fermerete» e attacca le altre associazioni ambientaliste

E' difficile che l'International whaling commission (Iwc) riesca a trovare un accordo su qualcosa, ma stavolta ce l'ha fatta: la Commissione baleniera internazionale, riunita nel paradiso fiscale di Jersey nelle isole britanniche della Manica, ha adottato una risoluzione che sostiene gli sforzi per prevenire i sabotaggi e gli abbordaggi da parte dei corsari anti-caccia alle balene di Sea Shepherd.

Non a caso la risoluzione è stata proposta dal Giappone che ha a che fare con i "rompiscatole" di Sea Shepherd ogni volta che le sue baleniere vanno in Antartide per la caccia (illegale) alle balene, mascherata da improbabile ricerca scientifica. La proposta di risoluzione è stata adottata all'unanimità, quindi anche dai Paesi che criticano e a volte denunciano (come Australia e Nuova Zelanda) i giapponesi per le loro attività illegali contro i cetacei.

La risoluzione è la prima del genere e tenta di bloccare le attività, aggressive fino alla pericolosità, di azione di Sea Shepherd, che ha più volte costretto i giapponesi a sospendere le sue attività di caccia alle balene. Intanto nell'Iwc resta lo stallo tra le nazioni contrarie e favorevoli alla riapertura della caccia commerciale alle balene, con questi ultimi che si sono molto arrabbiati per la proposta di Brasile ed Argentina di istituire un santuario dei cetacei nell'Atlantico meridionale. Divergenze che hanno provocato l'interruzione per ore del summit Iwc.

Quelli di Sea Shepherd non ci stanno: «Proprio come lo scorso anno, la delegazione dei balenieri giapponesi ha presentato un elaborato spettacolo in PowerPoint ai delegati dell' Iwc. Si intitolava "Sicurezza in mare". Naturalmente il Giappone dovrebbe preoccuparsi molto della sicurezza in mare, se si pensa che, nel corso degli anni in cui le loro flotte che agiscono illegalmente hanno operato nell'Oceano Antartico, hanno registrato tre decessi, numerose lesioni, una fuoriuscita di carburante e due incendi di proporzioni catastrofiche. Ad ogni modo, questa presentazione in PowerPoint aveva il solo scopo di mostrare riprese tratte dalla serie televisiva di Sea Shepherd e immagini girate dalle loro telecamere, e parlava degli interventi di Sea Shepherd contro le loro attività illegali di caccia alla balena. Lo spettacolo prevedeva anche l'audio, composto da affermazioni tra le quali quella che recita: "Mayday, Godzilla ci sta attaccando, Godzilla ci sta attaccando"».

I delegati Iwc devono essere davvero rimasti inorriditi di fronte agli attacchi dei corsari del mare contro le baleniere giapponesi, a base di  bombe puzzolenti, palloncini pieni di vernice e idranti, ma Sea Shepherd dice: «Non abbiamo causato lesioni ad un singolo baleniere, come dimostrato dalle loro stesse riprese. Quello che Sea Shepherd ha fatto è stato rimandare a casa tutta la flotta baleniera giapponese con la coda tra le gambe, e questo con un mese e mezzo di anticipo e con soltanto il 17% della quota di esemplari da uccidere che il Giappone si era auto assegnata».

Ma alla fine anche le delegazioni di Usa, Olanda, Australia e Nuova Zelanda che dicevano al Giappone che l'Iwc non era il posto adatto per presentare le sue proteste contro gli ambientalisti, e che avrebbe dovuto rivolgersi all'International maritime authority, hanno ceduto alle pressioni giapponesi.

Secondo i corsari anti-baleniere «il vero motivo per cui il Giappone si sta concentrando su questa questione per tanto tempo non è perché crede di ottenere che siano intraprese azioni penalizzanti a danno di Sea Shepherd, ma perché è impegnato a fare ostruzionismo o a rubare tempo alla questione principale che si trova all'ordine del giorno: la proposta della Gran Bretagna di investigare sull'uso di bustarelle e sulla corruzione all'interno dell'Iwc. Pare che numerosi Paesi caraibici e africani, che votano convenientemente a favore della caccia alla balena insieme a Giappone in cambio di aiuti all'estero, siano nei guai. Non a causa degli aiuti all'estero, tutti sanno già che il Giappone è solito elargire in cambio di voti. Il problema è che la corruzione è molto più sudicia di così, e i delegati di queste nazioni in vendita intascano avidamente considerevoli percentuali di donazioni in denaro. Pare che ogni anno questi delegati semplicemente prendano ben l'80 per cento che ricevono per le cosiddette spese relative all'Iwc e lo spendono per uso personale. Inoltre, il Giappone paga le loro lussuose camere d'albergo, i biglietti aerei in classe business o in prima classe, i pasti costosissimi, per non parlare delle accompagnatrici che vengono fornite affinché aiutino i delegati a "rilassarsi". Tutto ciò è stato reso pubblico dai mezzi di informazione britannici lo scorso anno e quest'anno la delegazione britannica ha deciso di porre domande molto serie in merito alla faccenda. Quello che sta emergendo è che l'Iwc sta diventando uno degli enti normativi internazionali più corrotti. Ciò si aggiunge al fatto che è anche uno degli enti normativi più inefficaci e privi di potere al mondo».

La denuncia è pesantissima ma Sea Shepherd ce l'ha proprio con l'Iwc: «A quanto pare, non fa alcunché, non regola alcunché e non applica alcunché. Gli incontri, ora sono soltanto una gran sceneggiata e sono diventati la sede di circhi politici che mirano a distogliere l'attenzione dalle questioni serie, e un esempio di questo è dato dagli sforzi del Giappone di demonizzare Sea Shepherd in un'arena a cui Sea Shepherd non ha il permesso di difendersi, dato che a Sea Shepherd è proibito presenziare alle conferenze dell'Iwc dal 1987».

Poi Sea Shepherd si vanta di essere «l'unica organizzazione non governativa che interviene veramente contro le azioni illegali del Giappone, tentando di far rispettare le normative dell'Iwc. Ormai da anni Sea Shepherd è l'unica associazione che riduce fisicamente ed efficacemente il numero di esemplari uccisi dal Giappone. Pertanto è più che ipocrita che Sea Shepherd sia anche l'unica associazione a cui non è permesso presenziare agli incontri dell'Iwc. E proprio quando Sea Shepherd pensava che l'IWC avesse raggiunto il massimo del ridicolo, ora a Sea Shepherd non è neppure permesso entrare nell'hotel dove si tiene l'incontro».

Ma ce n'è anche per le altre associazioni ambientaliste: «Sea Shepherd è altresì consapevole del fatto che membri di altre associazioni che vengono visti in compagnia dei suoi sostenitori ricevono altresì la proibizione di presenziare, il che porta dei rappresentanti di Greenpeace, dell'Eia e della Whale and Dolphin Conservation Society ad allontanarsi di corsa per paura che i balenieri li vedano accompagnarsi a "pirati d'alto mare". Sembra che Sea Shepherd sia diventata la signora della notte di questo movimento. Gli alleati di Sea Shepherd concordano con l'associazione, e molti la sostengono anche, ma sono terrorizzati all'idea di essere visti in compagnia di appartenenti a Sea Shepherd alla luce del giorno. Nonostante ciò, Sea Shepherd ha registrato la presenza di più membri e sostenitori in prima linea all'incontro di quest'anno dell'Iwc di tutte le altre organizzazioni non governative nella loro totalità. Le persone proclamano che se "occorrono pirati per salvare le balene, allora saremo pirati. Sea Shepherd non vorrebbe che le cose stessero diversamente, perché, a conti fatti, dopo tutte le sceneggiate, la finta indignazione e gli atteggiamenti istrionici, dopo che viene ignorata e messa al bando, fatta oggetto di ostracismo e di ridicolo, alla fine Sea Shepherd salva la vita delle balene e ogni anno ne salva più che l'anno precedente. Se i balenieri giapponesi, che agiscono illegalmente, torneranno nell'Oceano Antartico a dicembre, Sea Shepherd sarà lì, più forte che mai, con l'Operazione Divine Wind».

Sea Shepherd di una cosa è certa e cioè che «scaccerà ancora una volta i balenieri dal Santuario delle Balene dell'Oceano Antartico, qualunque cosa essi facciano per tentare di fermare l'associazione più aggressiva e determinata del mondo nel campo della conservazione marittima. Quel che è troppo è troppo, e si deve porre fine all'orrenda barbarie e alla crudeltà abbietta del massacro delle grandi, gentili balene. E non dimenticate: non si porrà fine ad esso essendo garbati con chi le uccide e seguendo le regole. Ad esso si porrà fine parlando la sola lingua che questi serial killer di cetacei capiscono: l'economia, il profitto e le perdite, e il totale finanziario. L'obiettivo di Sea Shepherd è affondare la flotta baleniera giapponese sotto il profilo economico e mandare in bancarotta le loro attività illegali. I membri dell'equipaggio di Sea Shepherd faranno esattamente questo, con la creatività, il coraggio e la passione della nostra intrepida banda di volontari da tutto il mondo. Tora, Tora, Tora! Non ci sarà ritirata o resa fino a che la caccia alla balena non finirà per sempre!».

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