[15/07/2011] News

Estate 2011: attesa la ripresa per l'ecoturismo

Il 2011 sarà l'anno della ripresa per l'eco-turismo? I primi dati del periodo primaverile sono incoraggianti e le stime di Turismo Verde Cia (l'associazione nazionale agrituristica della Confederazione italiana agricoltori) parlano di un incremento possibile del 2-2,5 per cento sia di presenze che di giro d'affari nel periodo luglio-settembre.

Dopo il boom degli anni 2000-2008 anche questo settore, forse leggermente in ritardo rispetto ad altri, ha sentito la crisi e il 2010 è stato l'anno nero con un crollo dell'8 per cento. Con l'estate 2011 dovrebbe essere invertita la tendenza anche grazie ai prezzi rimasti invariati rispetto al 2010, alla possibilità dei "last minute" e ai "pacchetti" sempre più personalizzati (offerte coppia, offerte famiglia, percorsi benessere).

«Le previsioni per i prossimi tre mesi - spiegano da Turismo Verde-Cia - parlano di oltre 2 milioni di pernottamenti totali, di una durata media del soggiorno in campagna di 4-5 giorni (ma si supera la settimana per le strutture con piscina o con campeggio) e di un giro d'affari complessivo compreso tra i 600 e i 650 milioni di euro, circa la metà del fatturato annuo del comparto».

Secondo l'associazione le Regioni più gettonate saranno la Puglia, la Sicilia, la Liguria e la Toscana meridionale, ma andranno molto bene anche il Veneto, il Piemonte, l'Emilia Romagna, il Trentino e la Campania.

Contatto con la natura e ricerca del relax sono le due motivazioni principali che guidano il turista verso la scelta di località "green" fuori dai circuiti tradizionali che però hanno un'offerta di servizi sempre più ampia: oltre all'escursionismo, birdwatching,  aree benessere attrezzate, passeggiate guidate a cavallo o in bicicletta, corsi di "approfondimento" per chi ama la vacanza attiva: corsi per riconoscere e utilizzare le erbe aromatiche e spontanee, corsi per preparare impacchi cosmetici naturali per la cura del corpo, corsi di cucina, partecipazione alla vita agricola dell'azienda. «Senza dimenticare - conclude Turismo Verde-Cia - il fondamentale aspetto enogastronomico, con una ristorazione attenta alla stagionalità dei prodotti e menù biologici legati al territorio e alle tradizioni locali».

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